1. Colazione Da Alessia


    Data: 03/11/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu

    ... consideravo il fatto di essere all'interno di un cortile con il conseguente rimbombo che rendeva la voce amplificata:-Scusa, non pensavo si sentisse così bene!- ammisi -piacere Luca, sono il fratello di Alessia--Io sono Angelica, piacere mio! Mi sembrava strano infatti, dopo suo marito Edoardo non ho più visto uno straccio d'uomo in quella casa-.Effettivamente non avevo pensato che mia sorella era stata sposata fino a cinque anni fa, infatti in casa non c'era più traccia di qualsiasi prova del matrimonio. Spesso dicono che è meglio una coppia che due singoli, ma credo che meglio soli che mal accompagnati sia il detto più adatto per raccontare questa storia.Quando una ragazza trentenne, senza nessuna storia seria alle spalle, non dà almeno segnali di volersi accasare, ecco che spuntano "Dottor Stranamore" da tutte le parti. È così in men che non si dica amiche, cugine e colleghe si impegnarono alla ricerca di un maschio per mia sorella; trovarono il buon Edo, tranquillo quarantenne della provincia, appassionato di videogiochi e forse ancora troppo attaccato alla sottana di mamma. Oggi lo chiamerebbero bamboccione, per Alessia fu un'occasione per far svoltare una vita piatta e senza emozioni.Si sposarono ed andarono ad abitare a Pontassieve appunto, a cinquecento metri dalla casa di mamma Ivana; ma le persone non cambiano così facilmente.Lui restò il solito mammone troppo appassionato di videogiochi e lei eccessivamente musona per svegliarsi ogni mattina con un uomo a fianco ...
    ... senza essere acida; si separarono senza soffrire e lei riscattò la casa sobbarcandosi tutto il mutuo. Non rinunciò al posto fisso e sicuro come commessa in uno dei tanti "Compro Oro" della zona e ricominciò, chiudendo la parentesi matrimoniale, a vivere la sua vita monotona.-Resterò qui per qualche mese, forse un anno- provai a bleffare-Ho visto la polizia che ti ha accompagnato, sei ai domiciliari?- disse col suo marcato accento sudamericano-Si, truffa informatica- ammisi -non sono un assassino-.Ci salutammo e ripensai a quando dissi:"non sono un assassino"; ecco probabilmente un vero assassino direbbe la stessa cosa. Mi dava fastidio l'essere un delinquente, essere considerato come la feccia della società era un macigno al quale mi sarei dovuto abituare; mi credevo troppo furbo per essere beccato e soprattutto ritenevo poco furbi quelli che condussero le indagini.La sera arrivò veloce grazie ai lavori domestici e quando arrivò Alessia riprovai ad instaurare una chiacchierata ma zittendomi maleducatamente mangiò la pasta al pesto e se ne andò sotto la doccia.Imprecai sommessamente, sistemai la cucina e mi diressi su per la scala a chiocciola in mansarda; probabilmente era la "tana" dell'ex marito di mia sorella, infatti era predisposta con un divano che sembrava comodo che guardava un mobile ideato per ospitare tv e consolle ora vacanti.Mi sistemai con una coperta ed il cuscino per la notte e dopo aver spento la luce provai a dormire nella mia prima notte da "carcerato".La ...