1. Colazione Da Alessia


    Data: 03/11/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu

    ... compagno che è tornato in Perù, e ogni giorno apprezzava sempre più i miei sguardi, spesso casuali, verso le sue forme. Un pomeriggio particolarmente caldo di inizio settembre vidi Angelica appoggiata allo stipite della finestra, con indosso un vestitino prendisole e i capelli tenuti da una pinza di plastica; con la sigaretta tra le labbra si asciugò sensualmente il sudore dal collo e proseguendo il movimento con la mano fini nella scollatura del vestito.Udii solo un suono acuto e prolungato prima di accorgermi che stavo procedendo quasi involontariamente nella sua direzione è appena la raggiunsi feci a tempo per scansare la sigaretta e la baciai appassionatamente spingendola dentro la cucina. Non provò nemmeno a rifiutarsi e come una tarantola si avvinghiò al mio corpo giovane; con le mani toccavo quella pelle ambrata e morbida finché, risalendo per la coscia e sollevando la gonnella non trovai l'ostacolo delle mutandine. Mi sfilai i pantaloncini ed i boxer e con il membro già gonfio provai a penetrarla; l'addome morbido ma senza adipe mi introduceva alla sua vagina contornata da una peluria nera e probabilmente ricrescente, le labbra scure ed umide accolsero il mio cazzo senza difficoltà. Attaccati alla parete in un vortice interminabile di lingue, le tenevo una gamba sollevata mentre la penetravo quasi completamente; si ...
    ... mise a pecorina e con impeto ricominciai a scoparla facendola gemere forse più del dovuto:-A.. Ange... Angelica dove sei?- urlò lamentandosi dalla stanza da letto la povera donna assistita -Angelica?-e la mia partner scivolò via velocemente ricomponendosi alla bene meglio.In quel cucinino, nudo e con il pene turgido aspettai diversi minuti prima di veder ricomparire la donna peruviana. Quando tornò mi disse di aver somministrato una valeriana alla vecchia padrona di casa e con un movimento sinuoso di fianchi e braccia si sfilò il vestitino, facendomi ammirare anche il seno, piccolo ma sostenuto, con due capezzoli larghi e scurissimi. Si legò ancora meglio i folti ricci, mi fece un esperto massaggio ai testicoli per riaccendere l'erezione e ricominciammo da dove avevamo interrotto. Mentre la scopavo, Angelica continuava a ripetere:-No sborarme dentro, no sborarme dentro Luca- ed ancora -non prendo pillola, no sborarme dentro- e quando percepii l'incombere dell'orgasmo la feci girare e posizionando il pene vicino alla bocca le schizzai su viso e capelli lunghe gettate di sperma.Restò qualche secondo con gli occhi chiusi mentre dava piccoli bacetti al mio glande che orgoglioso colava ancora qualche goccia; con la carta casa mi pulì e cercò di togliersi lo sperma dal viso e dai ricci, poi ci vestimmo e soddisfatto tornai a casa. 
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