Rivoluzione
Data: 06/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis
... che non faceva all'amore? Molto. Troppo. I De Santis si aggrappò ai suoi pantaloni. -Qualunque cosa... la prego!-, sussurrò. Poi, senza alcun preavviso, prese ad armeggiare con la cintura del giovane slacciandola con prodigiosa rapidità. -Madamé, torni in sé!-, esclamò lui passando dal "Tu" al "lei", -Ciò sarà solo degradante per te e un ritardo per...-, le parole successive non ci furono: I. De Santis, marchesa di Bruges e condannata solo per nascita dal tribunale della Rivoluzione baciò il giovane a tutta bocca, sorprendendolo con una mossa talmente rapida da non permettere alcuna reazione. Lo strinse a sé. -Se proprio non volete salvarmi, vi prego di farmi vostra, una sola volta! Perché io possa morire sorridendo!-, esclamò la nobile mentre affondava una mano nei calzoni del giovane trovandovi il membro non indifferente. Alexandré gemette. E solo allora si accorse che le sue mani, come dotate di vita propria, stavano accarezzando lubricamente la nobildonna. "Dio, come si può resistere!". Una sua mano superò gli strati di seta arrivando infine al seno nudo che stava al di sotto. Lo accarezzò con lentezza mentre la giovane lo baciava di nuovo. Le resistenze di Alexandre si volatilizzarono con quel secondo bacio. Staccatisi, prese a spogliare la nobile con gesti rapidi e quasi brutali. A onor del vero, anche i gesti con cui la marchesa spogliò lui non furono dei più misurati e pacati. Il letto era poco distante, la marchesa sorrise di nuovo. -Fatemi vostra... Vi ...
... desidero!-, eslcamò languente mentre si accarezzava. Alexandre non rispose, preferendo rispondere con le azioni. Baciò la giovane lasciando che le loro lingue giocassero. Nuda e semplicemente splendida, I. De Santis rivelava la sua bellezza. Il giovane scese lungo quel corpo con la lingua, vezzeggiandola. Dandole tutto ciò che si poteva dare, consapevole che non ci sarebbe stata una seconda volta. I. gemette forte quando la lingua di Alexandre le vezzeggiò i seni prima di scendere. -Cosa fate, monsieur?-, chiese. Lui alzò il capo. -Lasciatemi fare, madame.-, disse, -Ti piacerà.-. Prese a leccare l'intimità della giovane donna con assoluta lentezza, dimentico di tempo e spazio. Tutto era lontano, tranne quel momento e quella fonte da onorare con tutto sé stesso! Sentì la De Santis gemere ancora, mugolare esprimendo il suo piacere in quel modo che accumunava tutte le donne del mondo, fossero esse mendicanti o nobildonne, indiane o francesi... L'esperienza sessuale di Alexandre non era enorme ma il giovane sapeva determinare il grado di godimento della giovane e poteva definirlo soddisfacente. Bisognava comunque dire che la De Santis non lesinava sulle attenzioni verso il giovane: prese ad accarezzarne il petto con le unghie, scendendo sino al pube e poi risalendo. Poi ridiscendendo di nuovo oltre i testicoli. Una tortura sublime che infiammò Alexandre di desiderio febbrile. -Ti voglio.-, sibilò all'orecchio della giovane mentre i loro corpi erano avvinghiati nell'estasi all'interno del ...