1. Schiavo di una dea Pt.1


    Data: 15/11/2019, Categorie: Feticismo Autore: 5F416E7562695F, Fonte: EroticiRacconti

    ... “Oddio, mi sta leccando le dita del piede” disse Giusy, tra il sorpreso e il disgustato. “Te l’ho detto che all’insettino piacevano il sapore e l’odore del tuo piedone” disse Erika, con aria quasi di saccenza. Intanto io mi dimenavo all’interno di quel sudiciume, leccando, baciando, massaggiando come potevo; totalmente assuefatto all’odore di quel piede e al sapore di quel sudore, l’unica cosa che ormai sentivo era la sporcizia accumulata tra i cerchi dei polpastrelli e nelle fessure tra le dita, che ingoiavo come se fosse il piatto preferito. La gigantessa rispondeva alle mie attenzioni muovendo alzando leggermente le dita interessate; per quel poco di esperienza che avevo fatto con Erika, quello era segno che stava gradendo. Giusy, dall’alto, confermò questa supposizione “Però, mi sta piacendo…oltre al fatto, già piacevole in sé, di avere un ragazzo microscopico che si sta occupando di pulire il mio piedone sporco, riesco a sentire la sua minuscola lingua dimenarsi sotto le mie dita…mi fa come una sorta di solletico piacevole…e poi mi sembra di vedere il mio alluce lindo e pinto…l’insettino si è pappato tutta la sporcizia e il sudore”. “Che ci vuoi fare, Giù? Ha fatto molta pratica!” disse Erika ridendo e indicando i suoi piedoni. Mentre io continuavo il mio lavoro di pulizia, le due gigantesse accesero un po’ di musica e iniziarono a spettegolare su persone a me ignote. Ogni tanto Giusy mi dava istruzioni su cosa fare: “più su” “più giù” “più a fondo” e io obbedivo ...
    ... immediatamente. Quando ebbi finito con le dita, la gigantessa alzò il piede verticalmente: era alto come un obelisco, io le arrivavo al tallone. “Bene schiavo” disse “Ora occupati della pianta”. Io, non sapendo come arrivare a trattare la gigantesca pianta, rimasi immobile. “Beh, allora? Che stai aspettando insettino?”. Erika proruppe in una grossa risata. “Che c’è?” chiese Giusy infastidita. Erika rispose prontamente: “Ma non lo vedi che a stento ti supera il tallone? Come pretendi che ti pulisca la pianta? Ho capito che è un insetto, ma non è mica spiderman!”. “Ops” disse Giusy mentre metteva il piede longitudinalmente a terra. A quel punto mi avvicinai e potei cominciare a massaggiare e leccare la mastodontica pianta della gigantessa. Finito col piede di sinistra, mi recai presso quello di destra, deciso a fare le stesse operazioni, e cominciare, quindi, dalle dita. Senonchè l’enorme piedone si alzò decine di metri sopra di me…istintivamente tentai di scappare, ma il piedone, grande quanto un traghetto, ricadde su di me prendendomi in pieno e schiacciandomi il pavimento. “Eri, è fantastico! In questo preciso istante sotto il mio piede c’è un uomo adulto, tecnicamente più grande di me, che ha passato gli ultimi 20 minuti a massaggiarmi e a togliermi via la sporcizia dai piedi con la sua lingua…totalmente schiavizzato…e io posso fare di lui quello che voglio, un pizzico di pressione in più e lo distruggo! È totalmente in mio potere, qualunque cosa io gli chieda la farà. È ...
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