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Un esibizionista speciale: epilogo (4 di 4)
Data: 21/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales
... improvvisamente, cominciò a fuoriuscire. Ma non fu un flutto impetuoso come si aspettava ma soltanto la comparsa, proprio sulla punta del pene di poche gocce di un liquido incolore o leggermente biancastro che cominciò a colare formando un filamento denso senza soluzione di continuità. Non riusciva a staccare gli occhi dal suo pisello perché quella cosa li non l’aveva mai vista. Lo incuriosiva anche che quelle goccioline che continuava a sentir salire e poi vedeva uscire gli sembravano tante quando in realtà erano poche. Ma questi pensieri durarono solo degli istanti, sommersi dall’intensità di quanto provava e che ormai, dal profondo del culo, si era irradiato avvolgendo ogni organo interno. Improvvisamente tutto divenne più veloce e, come in un brusco risveglio, sentì delle fitte dolorose proprio mentre Federico iniziò a muoversi freneticamente, in modo quasi disordinato e facendogli anche male con le braccia che gli stringevano troppo la pancia obbligandolo a piegarsi in avanti. Ma durò pochissimo perché l’uomo, esausto, con un rauco grido e balbettando monosillabi raggiunse il suo orgasmo e, dopo un ultimo grido soffocato, si fermò di scatto pur non mollando quella stretta morsa addominale. Lo sentì piegarsi su di lui e formare un tutt’uno con il suo corpo. Era caldo, sudato e con il fiatone e, finalmente, allentò la presa. Rimasero fermi e in silenzio poi le braccia dell’uomo si allargarono e, lentamente, indietreggiò sfilandosi dal suo culo. La manovra gli fece ...
... male e lo sottolineò con un leggero lamento: “è il preservativo. Quando si scopa a lungo può frugare un po’… ma poi passa. Forse era meglio lubrificare...” Non rispose. “Sei stato grande! Mi hai fatto fare la scopata dell’anno! Ma da dove sei saltato fuori? Un culo così non credo di averlo mai scopato! Sai, sono lento a venire e… Ma tu duro, fermo… hai aspettato che arrivassi… Una meraviglia… una meraviglia… Non ho neanche più il fiato.” Si appoggiò ad una lampada e riprese: “poi hai pisciato? Non ti ho sentito pisciare. Ah, no! Ma è solo una macchietta...” “No, mi è uscito solo un liquidino… ma poco. Se vuoi pulisco...” “Dai, non fare lo sciocchino… Fammelo assaggiare...” Si sedette su una sedia facendogli il gesto di avvicinarsi e preso tra due dita il pisellino, iniziò a leccarlo. “Mh! Dolce! E’ sborra, ma dolce.” Lo strizzò un po’ come per farne uscire ancora ma non ci riuscì. “Ecco, ecco… adesso si… adesso si che mi scappa...” disse trafelato Ivan mentre una goccia giallina fece capolino. “Vieni, vieni, qui c’è il bagno.” lo accompagnò davanti alla tazza e rimase immobile al suo fianco mentre Ivan si accorse che non gli veniva più: “se mi guardi non mi viene...” L’uomo rise e cominciò ad accarezzargli lo scroto accompagnando quel gesto da un delicato: “psss.” Il rivolo dorato iniziò a riversarsi nel water sotto gli occhi morbosi del suo ospite che, preso tra due dita il pene, ne guidò lo zampillo e, una volta finiti gli ultimi due o tre ...