1. La voglia


    Data: 15/08/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: Liam, Fonte: RaccontiMilu

    ... appoggiò delicatamente sul collo provando subito un brivido leggero, scese poi lentamente sui seni e contemporaneamente chiuse gli occhi per abbandonarsi meglio a quel brivido. Ancora una volta da sola, chiusa nel suo bagno, poteva lasciare correre la sua fantasia, nessuno la vedeva, c�era solo lei, c�erano le sue mani che ora potevano esplorare ogni punto sensibile senza doversi trattenere. L�immagine di David ritornò in modo naturale nella sua mente, non cercò nemmeno di allontanarla anzi immaginò che lui fosse lì con lei, anche lui nudo alle sue spalle, il suo petto appoggiato alla sua schiena, i suoi fianchi appoggiati al suo sedere e il suo cazzo duro e caldo tra le sue gambe. Allargò un po� le gambe come per permettere a quell�erezione immaginaria di avvicinarsi alla sua figa, di sfiorarle le labbra. Nel frattempo le sue mani erano scivolate giù dai suoi seni alla pancia per poi scorrere sui fianchi, sulla schiena, sul sedere, si palpò le natiche morbide, le mani scesero ancora, lei si piegò in avanti come per offrirsi a lui. Ricordando quello che aveva fatto poco prima si sfiorò con le dita il buco del culo e poi raggiunse le labbra morbide della sua figa. Le allargò immaginando di sentire la dura punta del cazzo di David che le sfiorava, che le allargava infilandosi. Mormorò:�Si, così� Spingi adesso, fammelo sentire tutto fino in fondo���Kelly, scusa� Faccio un po� di pasta, che ne dici?�Kelly si risvegliò dal suo sogno. Era Mark che bussava alla porta del bagno. ...
    ... Quasi imbarazzata tornò alla realtà e chiese:�Come hai detto, scusa?��Chiedevo se ti va un po� di pasta��Si, si, va bene.� Rispose.Si sentiva imbarazzata e stupita del fatto che avesse pensato a David e che fosse lì a fantasticare mentre Mark era in casa con lei. Eppure� aveva voglia, l�eccitazione e l�orgasmo del pomeriggio le avevano acceso qualcosa dentro che bruciava ancora. Entrò nella doccia e aprì l�acqua, la miscelò fino a farla diventare fin troppo fresca.�Magari riesco a calmare i miei bollenti spiriti��Purtroppo per lei non ottenne l�effetto sperato anzi quei mille rigagnoli d�acqua fresca che le scorrevano sulla pelle sembravano mille dita leggere che la accarezzavano dappertutto. In un attimo i suoi capezzoli si inturgidirono e sentì di nuovo crescere l�eccitazione. Con le dita li strizzò fin quasi a farsi male. Chiuse l�acqua, prese il bagnoschiuma, svitò il tappo e se lo fece colare addosso abbondantemente. Con le mani prese poi a spalmarselo su tutto il corpo godendo di quella sensazione di sentire la sua pelle resa scivolosa e viscida. Infilò le mani tra le cosce e cominciò a toccarsi eccitandosi sempre di più. Ancora una volta tornò quella voglia matta di sentirsi allargare le labbra e la figa da un cazzo duro. Le venne un�idea: prese il flacone del bagnoschiuma che aveva un tappo a forma di ogiva, lo appoggiò a terra poi piegò le ginocchia e abbassandosi andò a sfiorare il tappo con la figa. Con due dita se la aprì e poi scese ancora impalandosi su quel tappo. ...
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