1. Il collare - Cap.7


    Data: 04/12/2019, Categorie: Zoofilia Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti

    ... una cosa, un oggetto... Mentre l'idea andava definendosi nella mia testa, mi era già chiaro come non sarei più stata in grado di accantonarla senza averci almeno provato una volta. Sentivo l'eccitazione crescere, il cuore accelerare. Chiusi la porta, preacauzione abbastanza inutile dato che Gianmarco sarebbe stato in palestra fino alle otto. Nerone sembrava aver percepito che il mio atteggiamento era cambiato, lo lasciai accucciato nell'angolo, vicino alla porta chiusa. Allentai l'elastico del tanga sportivo e lo lasciai scivolare a terra, rimanedo solo con la maglietta di cotone. Faceva caldo in casa, Serena di certo non era una che doveva risparmiare sulla bolletta in inverno. Aprii il cassetto del comò, traendone un dildo rosa dalla forma allungata, Nerone non pareva interessato a quello che facevo. Nei giorni precedenti ero riuscito a venire a patti con quel bisogno che sentivo essere penetrata. Poco a poco mi ero abituato ad utilizzare i vibratori di Serena per quello scopo, tuttavia provavo ancora una repulsione irresistibile per quelli dall'aspetto troppo realistico. In particolare ne ricordo uno estremamente dettagliato, semplice silicone, eppure modellato per replicare con dovizia di particolari, stereotipiche generose dimensioni incluse, il pene di un uomo di colore. L'avevo buttato nella spazzatura, tanto mi metteva a disagio anche solo tenerlo in mano... Di certo non avrei mai potuto usare qualcosa di tanto sfacciatamente razzista per darmi piacere, tanto più ...
    ... che il produttore ne aveva talmente esagerato la lunghezza, ma sopratutto circonferenza (non si riusciva nemmeno a chiudere l'anello fra pollice e l'indice afferrandolo...) da renderlo secondo me a tutti gli effetti inutilizzabile nella pratica... Per il resto avevo imparato ad amare quei buffi aggeggi dalle forme ingannevolemente innocenti e dai colori vivaci. Ad ogni modo, ne scelsi uno che già conoscevo, semplice e senza fronzoli, eppure sufficientemente lungo e spesso da risultare soddisfacente. Mi stesi sul letto aprendo le gambe. Nerone mi guardava. Come funzionava? C'era un comando che Michela gli aveva insegnato? Un gesto o qualcosa che dovevo dire? Provai a dare un paio di colpi sul copriletto, ma il cane non si mosse. Sospirai. E se avessi immaginato tutto? Se Nerone fosse non avesse la più pallida idea di cosa gli stessi chiedendo? Ero eccitatissima, era la mia stessa perversione che mi eccitava, presi a toccarmi. Accesi il vibratore e cominciai a massaggiare il clitoride con la punta. Ah, il clitoride! Grande mediamente meno di un decimo di un pene, doveva contenerne almeno cento volte le terminazioni nervose da quello che sentivo... Lasciai che il primo orgasmo mi cogliesse piacevolmente di sorpesa abbandonandomi sul cuscino. Trovai che il sommesso ronzio del vibratore disturbava quella pace, lo spensi. Stetti, per qualche istante, poi lasciai scivolare la mano nuovamente tra le cosce. Ero bagnata fradicia. Che meraviglia il corpo femminile! Feci scorrere il medio ...
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