1. 15 - sesso infortunato


    Data: 05/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: samantho91

    ... essere riusciti ad affrontare positivamente il periodo difficile. Si dice che una coppia se arriva a compiere due anni può ragionevolmente considerarsi realmente solida e potenzialmente destinata a durare davvero per sempre, o perlomeno per parecchi anni. Come se dopo due anni la coppia diventasse "maggiorenne", comunemente è considerata tanto seria e solida al punto da essere in grado di resistere alle difficoltà che, prima o poi, inevitabilmente, la vita riserverà. Per noi però sembrava che quella maturità fosse arrivata quel giorno, con quel bacio: sembrava proprio quel passaggio tra la fase iniziale in cui vige il "vediamo come va" e la fase di vita vera in cui non viene più messo in discussione "se va", "come va", in cui non c'è più un "stiamo a vedere" ma bensì un "buon resto della nostra vita insieme". Convinti come eravamo che quella primavera sia stata un esame brillantemente superato: difficile, si, ma che abbiamo affrontato nel migliore dei modi, grazie a quelle domeniche che ci hanno permesso di non allontanarci e di non permettere alle difficoltà di prevalere. Ne siamo usciti rafforzati, invece che indeboliti o peggio divisi, e questo per noi valeva come la prova dei due anni. Quel bacio che non terminava mai, quel bacio non solo testimoniava il nostro amore, non solo ci permetteva di donarci amore grazie a quel tenero contatto. Quel bacio ERA il nostro amore: interminabile, intenso, meraviglioso. La sola differenza era che quel bacio prima o poi sarebbe dovuto ...
    ... finire, mentre il nostro amore... MAI, cazzo mai! Il nostro amore sarebbe durato, lo baciavo e d'innanzi ai miei occhi chiusi mi pareva come di vedere come sarebbe stata la nostra vita. Immaginavo quando con un lavoro finalmente stabile saremmo andati a convivere, immaginavo una cena di sabato sera a casa nostra invitando i nostri amici, nel nostro salotto dall'arredamento moderno, minimalista ma ricercato ed elegante, come lo sognavamo. Immaginavo di andare insieme, partendo da casa nostra, con la nostra macchina, agli eventi di famiglia. E chissà se ci saremmo mai potuti sposare ufficialmente, e magari adottare un bimbo. Sognare non costa nulla, e così potei concedermi di immaginarci anche come una coppia di genitori oltre che di innamorati, immaginare il nostro bimbo crescere, diventare un ragazzino, dargli un'educazione ferrea ma non rigida, ferrea nei principi non nei modi di impartirgliela, insegnargli la normalità di avere due padri, proteggerlo, accompagnarlo fino all'età adulta, consapevoli che non sarebbe stato un cucciolo per sempre, che il nostro compito era farne un uomo vero e degno di essere definito tale, dopodiché vederlo fare le sue scelte, vederlo fare le sue prime cazzate, tanto prima o poi le dobbiamo fare tutti per crescere davvero, vederlo magari innamorarsi, chissà se di un uomo o di una donna, vederlo compiere tutti quei passi della vita che anni prima io e Andrea, i suoi genitori, abbiamo sperimentato. Vederlo laurearsi, o comunque crearsi una sua ...
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