1. Segretario particolare


    Data: 07/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... decisero di festeggiare. Luca telefonò ai suoi per dire loro che non sarebbe rientrato la notte. Alessandro lo condusse prima in un ristorante intimo ed esclusivo, a lume di candela, dove furono serviti in una stanza riservata. Saranno state le ostriche, o il caviale oppure lo champagne, sta di fatto che l’uomo senti crescere in sé una voglia pazzesca di possedere senza limiti quel giovane. Lo portò nella sua lussuosa casa e, nel suo grande letto matrimoniale, se ne sarebbe saziato.
    
    Si denudarono velocemente e Luca si avventò sul suo oggetto del desiderio: il cazzo già abbastanza duro del suo capo ed ormai anche padrone. Si applicò con la medesima bravura che aveva usato in ufficio ma, questa volta, quando ormai intuiva che stava per fare un’abbondante bevuta di sperma, l’uomo lo interruppe sfilandoglielo dalla bocca.
    
    “No caro, adesso voglio il tuo culo. Voglio sfondartelo. Voglio sentirti completamente troia sotto di me. Mettiti a quattro zampe, come una cagna”.
    
    Luca obbedì e si aspettava di essere penetrato ma l’uomo, invece, gli allargò le chiappette ed vi affondò il viso dentro per leccare e gustarsi il sapore e l’odore di quella carne giovane. Quando il buchino e i peli attorno grondarono la sua abbondante saliva se lo rimirò in estasi.
    
    “Che bella fregnetta! Adesso te la distruggo”.
    
    Luca vibrava di desiderio ma anche di paura, data la mole di quel membro che lo avrebbe impalato.
    
    “Si, prendimi ma, ti prego, fai piano. E’ troppo grosso”.
    
    “Mi dispiace ...
    ... ma voglio sentirti urlare. Tièh, prendilo tutto” e con una unica forte spinta gli entrò completamente dentro fino in fondo.
    
    “AAAHHHHGRRR”. L’urlo del ragazzo ed il grido dell’uomo risuonarono nella stanza. In un colpo solo gli aveva spaccato lo sfintere e sfondato il culo. Non si fermò nemmeno un secondo e, come posseduto da un demonio, prese a sbatterlo come l’animale infoiato quale era diventato.
    
    Le urla del giovane si andarono presto affievolendo trasformandosi in gemiti e gorgoglii di piacere. Anzi, assai presto, con le lacrime agli occhi, cominciò ad incitarlo a fare più forte, sempre più forte.
    
    “Si, siii, siii, dammelo, dammelo, dammelo fino in fon…dooo. Sono la tua troia, la tua puttanaaa. Siii, aaahhh, ancora, ancora, forte, più forteee”.
    
    L’uomo lo teneva saldamente per i fianchi e lo fotteva a raffica come non ricordava di aver mai fatto in vita sua, specialmente in un culo, perché le donne non lo davano volentieri. Più fotteva e più il desiderio aumentava. Presto le potenti spinte fecero cadere lungo il ragazzo e lui lo seguì coprendolo col suo corpo più grande e massiccio. Il peso e l’abbondante pelo dell’uomo sulla sua schiena fece provare al giovane un indescrivibile piacere alla sottomissione e, senza accorgersene, sborrò sulle lenzuola. Ben presto anche il maschio, con un potente ruggito, sottolineò la sua conquista rivendicandone il possesso ed esplose nelle viscere dilaniate dell’amante.
    
    Rimasero immobili così, uno dentro l’altro, per riprendere ...
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