1. Orgasmi ignobili per nobili , (e la baronessa? ) - 6a ed ultima parte


    Data: 07/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: sexitraumer

    ... dello spacco…certo però che era calda, e piacevole al contatto con la sua piccola lingua…sua madre la suprema trasgressione gliel’aveva concessa, e quando stava per aumentare la velocità delle sue piccole lappate, lo respinse allontanandogli la testa, e lasciò cadere la gonna! Poi gli intimò:
    
    “Fate tre passi indietro! …Su !”
    
    Il figlio eseguì:
    
    La Baronessa alzò di nuovo la gonna, e gli mostrò di nuovo il sesso, chiuso e comprensivo di cosce e gambe; lo fece guardandolo con rispetto, ma senza sorriso. Il suo volto era quello di una fata fredda, ma non cattiva, né glaciale…Il biondino di famiglia, futuro Barone, doveva capire che era un’eccezione, e che non ce ne sarebbero state altre! Il ragazzino era stupefatto, e non si stava rendendo conto che sua madre, ninfa dalle belle e rosee cosce, si stava voltando…
    
    … descrivendo un mezzo cerchio, in modo che vedesse anche il suo bel culo, ovviamente senza aprire le natiche, o gli avrebbe scatenato chissà quali istinti, e dopo un altro mezzo giro in cui però mentre il piccolo Edoardo stava di nuovo pregustando la vista della vulva bionda curata…fine dello spettacolo!…aveva lasciato cadere l’ampia gonna…
    
    “Edoardo ! Guardare, ma non toccare !”
    
    “…ma io…di nuovo madre, di nuovo !”
    
    “E sia !”
    
    La Baronessa generosamente ripeté il suo turbante numero: Edoardo rivide la vulva, il culo, un ultimo istante la vulva, e poi giù la gonna. Il tutto aveva richiesto meno di un minuto…fortunatamente niente all’epoca poteva ...
    ... cronometrare con precisione fissabile quel minuto, per lo più mentale dei due trasgressori familiari…
    
    Il piccolo Edoardo, ormai non più piccolo, ma cresciuto di un paio d’annetti almeno, provò a prendere i seni di sua madre che stavolta lo fermò, e gli disse un no piuttosto motivato e categorico.
    
    “… non dimenticatelo Edoardo! Lì sotto, voi avete assaggiato!”
    
    Sua madre intimamente se ne compiacque, anche perché da libertina le erano giunte alcune voci di nobili allevati severamente dai preti, che poi in età adulta si erano rivelati degli omosessuali che si sposavano solo per darsi un’aria di rispettabilità, e farsi fare un erede, meglio due…
    
    Edoardo capì che era andato troppo oltre il concesso.
    
    “…n…no…non punitemi madre ! Non ditelo a papà ! Al signor Barone !”
    
    “…uhmm…vedo che vi è tornata la favella…”
    
    La bionda nobildonna sapeva che quanto era accaduto era dovuto alla sua femminile bellezza, che non cercava certo di nascondere, neppure in famiglia…era giovane, bella, bionda, proporzionata, snella e con gli occhi chiari: avrebbe sedotto chiunque fosse stato dotato di palle o pallette…la nobildonna prese la parola al plurale maiestatis, com’era suo costume, anche coi figli, oltre che con gli interlocutori…
    
    “Ascoltate bene Edoardo! Nulla di quanto è successo dovrà mai essere ricordato, in nessuna situazione con nessuno in famiglia, né fuori!…quando sarà il momento, se lo vorrete, ne risponderete a Dio!”
    
    “Madre…io…”
    
    “E io con voi! Ma finché avremo vita, voi ...
«12...161718...»