1. Un calore fuori stagione (prima volta con a69)


    Data: 07/11/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Calmatlantica, Fonte: Annunci69

    Sono seduto su una panchina del centro, è venerdì, sono le 22.00 e mi batte forte il cuore. Attendo, fremente, inquieto, curioso, dubbioso ma sono fermo, ostento calma, o forse la tensione mi gela?
    
    Quella città non è la mia e neanche la loro, è il luogo convenuto. È una città che periodicamente mi lancia il suo richiamo ed io obbediente la raggiungo, come quando Cinzia, proprio li, al civico 3/c di quella stretta via laterale che posso intravedere anche da qui ora, mi ha fatto capire cosa può fare la bocca di una donna per un uomo. Ora chissà dov'è Cinzia? Ho un brivido al ricordo di come cavalcò il mio corpo di ventenne imbranato e ammorbato di desiderio. E dove sarà Giovanna, intelligente e appassionata escort che si prese cura delle mie fantasie in una villetta discreta e periferica?
    
    È una città il cui solo nome, per vari trascorsi, mi evoca ricordi voluttuosi e fantasie sensuali.
    
    Ora quella città è di nuovo li per me. Apre la sua piazza in un venerdì di metà ottobre ed è insolitamente calda e umida che la giacca in pelle nera sopra la camicia un pò mi infastidisce. C'è una luce strana: soffusa, ovattata che trasfigura il discreto brusio, non troppo affollato, della gente. Mi fa sentire dentro una bolla, come se fossi invisibile ai più, tranne che.... a loro.
    
    Lui ha il mio stesso nome (quando si dice il caso), si è dimostrato esperto, gentile ma soprattutto sicuro, prima con il sistema di messaggistica del sito, poi su whatsapp. Ha voluto sapere qualcosa in ...
    ... più di me. Gli sono andato a genio.
    
    Ha perseverato per un appuntamento, nonostante impegni ed imprevisti dell'ultimo minuto. Ora io sono li, loro sono in ritardo ma lui mi aggiorna costantemente sulla posizione e......a me batte il cuore. Ho lei in mente o meglio le sue foto, ancora meglio, le foto del suo corpo: lunghe gambe ben tornite mentre passeggia sotto un portico, maestosa, sapiente; lingerie nera che si intravede mentre sembra slacciarsi il reggicalze e dietro di lei un grande letto impaziente; il seno morbido adagiato sulla camicetta aperta mentre siede su una scalinata, al sole. Come sarà dal vivo? Chissà se le piacerò? Chissà se a lui continuerò ad andare a genio? Vorranno giocare? Lo vorrò io? E passare le mani su quello cosce? Toccare quei seni? Sotto gli occhi di lui.... mi batte il cuore.
    
    Lui ha fatto una richiesta precisa: la parola chiave è intrigo, vuole giocare proprio li fra strade e portici, cercare angoli bui, anfratti. Provare il desiderio e insieme la paura di essere visti, paura che accresce l'eccitazione. Vuole che aiuti lei a lasciarsi andare... Sarò all'altezza? Se “il mio lui" non "collabora"? E se succede qualcosa? Ma no dai! Al limite ti bevi un caffè fai due chiacchiere e poi saluti e arrivederci. Cerco di non pensare troppo ma la mente vaga.
    
    Una vibrazione alla mano destra mi riporta sullo schermo del mio smartphone che ora si è illuminato. È un messaggio. È lui: "arriviamo". Sento dentro di me crescere un ritmo ipnotico, una danza ...
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