1. Regalo di natale di un trasportatore di carbone - 3


    Data: 07/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... che Rich ingordamente mi spinse ancora più a fondo nella gola.
    
    “Oh basta, non ce la faccio più.”, gemette.
    
    Provate a immaginarvelo: un titanico schizzo di sborra giù per la vostra gola, accompagnato dalle grida lussuriose di uno degli uomini più erotici che abbiate mai visto.
    
    Aggiungeteci un’enorme ondata di sperma su per il vostro culo, un’ondata tale da poterla avvertire distintamente, una sborrata che vi fa sentire il corpo squassato come da uno spasmo, un vero kappaò sessuale! Aggiungeteci, ancora, i gemiti da toro in calore di un uomo dalle dimensioni di Durran e la sensazione della sua gigantesca nerchia che vi sfrega contro il petto e per di più con lo stesso ritmo del battito del vostro cuore!
    
    Mi eruttò fra i pettorali con un getto tale, che mi andò a finire perfino sulla gola, piegata all’indietro, scorrendomi poi lungo il collo e colandomi sul mento e sulla faccia! Rimanemmo lì a lungo, gemendo e ansimando, e io mi sentivo più pieno di quanto non fossi mai stato in tutta la mia vita.
    
    Lo ammetto: avevo scoperto i piaceri del sesso, masturbandomi, soltanto alcune settimane prima e non ...
    ... avrei mai creduto che al mondo esistessero tali meraviglie, e per di più che esse potessero essere alla mia portata, semplice come allungare la mano agli steli caldi, svettanti dagli inguini dei maschi attorno a me.
    
    Poi quelli mi sciolsero dalle cinghie di cuoio e mi lasciarono stare. Dio, mi sentivo a meraviglia, anche se ero uno schifo, con l’afrore rancido, che avevo addosso, del sudore di tre differenti maschi, con la puzza di tre differenti sborre e l’indimenticabile odore del cuoio. Da quel giorno non sono più riuscito a sentirne l’odore senza avere un’erezione!
    
    Ogni volta che entro in un negozio di scarpe, devo correre alla toilette a spararmi una sega.
    
    “Cosa pensi di questo, ragazzo?”, mi chiese Durran.
    
    “Gesù, è favoloso!”, ansimai in risposta.
    
    “Forse, come regalo di Natale, potresti venire a vivere qui.”
    
    “Sì, perbacco! – disse Rich – Ci stai?”
    
    Se ci stavo?!? Da quella notte rimasi con Durran. Lui viveva così isolato nelle colline, che
    
    mai nessuno faceva quella strada. Vivere con lui: chi avrebbe potuto prendere una
    
    decisione più saggia? E infatti è quello che facemmo.
    
    (Fine). 
«12345»