1. Storia breve


    Data: 13/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: Ofelia_e_Cassio

    ... cominciando proprio da quei piedi e mi feci baciare tutta, io profanai il suo candore come, esattamente come voi tre pensavate di fare con me”, e qui la prof si mise a ridere sommessamente, beffarda, amara. “qualcuno però vide e parlò. Io fui cacciata, cacciata con molta discrezione ma cacciata e per mantenermi agli studi feci l’operaia, la baby sitter, la bracciante stagionale. Da allora nessuno più, uomo o donna che fosse, nessuno. “Posso dire che sono una donna che si è fatta da sé,” e qui tacque mentre lacrime calde lasciavano i suoi occhi disperdendosi in dolorosi rivoli.
    
    Poi incontrai te e ti ho amata, ti amo da tre anni e ho immaginato tante volte di fare l’amore con te e tu e queste sceme mi provocate, mi tormentate, volete vedere cosa cela la vostra rigida, intransigente insegnante di matematica.”
    
    Giulia piangeva come una bambina, tremava, cercava il calore di lei. “Ti amo, ti ho sempre amata anch’io, ma come facevo a dirtelo, a fartelo capire? La faccenda di stasera era uno scherzo per queste due cretine e per me una sfida, era dirti che esisto, magari per fare la stupida, ma esisto.”
    
    Fecero l’amore e quello fu amore: entrare nell’altra con delicatezza, sommessamente, per poi portare la passione trattenuta e compressa da queste sfibranti dolcezze a esplodere in raptus di piacere, in follia di gesti, in simboli di possesso, di sottomissione e poi…. poi un sonno, poi un profondo sonno, una tomba buia che di colpo le inghiotti’.
    
    “Cara Giulia, amato amore ...
    ... mio, mia meravigliosa donna di diciotto anni e un giorno; stanotte hai scoperchiato due anime, la mia ma soprattutto la tua. Volevi ieri in regalo una punizione, ti ho accontentata. Hai scoperto l’amore ora scoprirai l’abbandono. Vado via e tu sei grande, o meglio, sarai grande se saprai leggere tra le pieghe di tutti gli amori che avrai, la precarietà dell’amore che è poi l’essenza della vita stessa, perenne tensione verso la felicità che si risolve sempre in dolore. Hai perso l’innocenza perché l’amore fa diventare adulti e nessuno se non te stessa ti può salvare dalle sofferenze, dalle sconfitte, dagli abbandoni. Benvenuta nel mondo dei grandi, dove la vita non ti fa sconti e dove, dopo una sculacciata, non ti sentirai assolta e libera dalle colpe, ma solo un poco più stanca, un poco più disperata, forse un poco più sporca. Il tempo dei giochi è finito, infinito amore mio ”
    
    Questo biglietto trovò Giulia il mattino seguente.
    
    Si seppe a colazione che l’insegnante di matematica era “rientrata a casa richiamata da gravi problemi familiari.”
    
    La scolaresca non fu troppo afflitta dalla notizia; un guardiano in meno.
    
    Quella sera Silvana e Maria si ubriacarono e fecero sesso ancora più sfrenatamente. Giulia passò la sua prima notte da maggiorenne bagnando di lacrime un biglietto ormai diventato azzurrino e molle come una banconota finita per sbaglio in lavatrice.
    
    L’anno seguente all’ istituto di M arrivò la nuova prof di matematica.
    
    2/07/2014 OFELIA E CASSIO
    
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