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Una Storia Davvero Banale (2)
Data: 17/12/2019, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0
... da basket blu. “potevi impegnarti di più in questo spogliarello”. La guardo è seduta a gambe incrociate e si è sfilata i calzini di Vanessa. Si sta asciugando le braccia con la maglietta. “a si fantastichi su tuo Cugino?” Resta un attimo interdetta e vedo un accenno d’imbarazzo sul suo volto. “Hai uno Schiena Enorme, hai fatto nuoto?” “no mai fatto, non so bene perché io abbia le spalle cosi larghe, semplicemente sono cosi”. “bè comunque hai una bella schiena” “oh ok grazie Elena” Respingo l’imbarazzo a forza “mica devi ringraziarmi stavo solo costatando”. Cerco di buttarla sul comico “Se se stavi ammirando questo stallone poderoso”. E con questo mimo gesti da body builder contraendo tutti i muscoli che non ho (sono semplicemente alto con un’ossatura massiccia e quindi anche largo, ma in fin dei conti secco se si vedono gli addominali, è solo perché sono troppo secco.) Ride e allunga la mano per tastare il mio bicipite, che effettivamente proprio non c è. “chissà dov’è Vanessa, credo avrebbe gradito”. Prende su il suo telefono “oh è al chiostro con gli altri e sono bloccati lì mentre diluvia”. Non so bene cosa dire, e penso a mettermi a leggere il libro, ma sarebbe certamente scortese, faccio finta di mettere apposto il mio zaino e trovo il pacchetto di mandorle noci e nocciole che avevo trovato in cucina mentre preparavo lo zaino, lo tiro fuori con soddisfazione. “ha ha, siiii... cibo, Hai fame?” “bè cavolo sono le otto, se continua cosi, andremo a dormire per le dieci ...
... dalla noia”. Apro il pacchetto e glielo porgo “noccioline sane, sei tristemente noioso Tim”. “stai sputando letteralmente nel piatto, dove mangi, e poi neanche abbiamo l’acqua, pensa se fossero state noccioline salate”. E con questo ne infilo altre due in bocca. Silenzio, per qualche strano motivo non sa cosa dire. Pur di interromperlo e non ritrovarmi nella situazione di prima sputo fuori cinque parole. “a bè leggerò un altro po’” La sento sbuffare. Mi volto a cercare il libro, dalla mia parte non c è e poi lo vedo dall’altro lato della tenda, Elena segue il mio sguardo e ridendo ci si butta capofitto e lo protegge al petto con entrambe le braccia. “no dai non leggere poi mi rompo le scatole io”. “Dai Elena dammelo” Scandisce con trasporto i due monosillabi “No ne”. Si volta per farmi una linguaccia “devo usare le maniere forti?” “pffff non saresti neanche in grado” Mi avvicino e inizio a stringergli i fianchi, sono particolarmente bravo a fare il solletico, inizio a imprimere forza con i miei polpastrelli sul suo costato e lei inizia a sussultare. “No il solletico non vale” “dovrei ottenerlo con le maniere forti a forza di carezze?” E dicendo questo imprimo ancora più forza di prima. Si volta di scatto ridendo “no no no” Cerca di mettere un ginocchio fra me e lei. Provo ad allungare una mano sul libro che ora vedo, ma lei alza il ginocchio e allontana il libro. “Elena è ridicolo hai in pratica già perso, puoi porre fine a tutto questo subito”. Mi guarda ridendo con una smorfia ...