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Una Storia Davvero Banale (2)
Data: 17/12/2019, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0
... di sfida. “non credo proprio” E allontana ancora di più il libro da me cercando di tenermi lontano con le gambe. La guardo con uno sguardo accondiscendente e poi afferro una delle sue gambe e faccio in modo di fermarla sotto una delle mie. “non voglio farti male, meglio restare fermi”. Mi allungo per raggiungere il libro che ormai tiene alto sopra la testa, ma lei si divincola ed io per paura di farle male mi sposto perdo l’equilibrio e gli casco letteralmente sopra quando la sua altra gamba sposta rapidamente il mio ginocchio di supporto. Sono a due centimetri dal suo viso e lei ride. “gnon gnognio gnarti gnale… patetico” Sono di ancora li. Troppo vicino al suo corpo, e mentre vedo il suo petto respirare. Le linee dei suoi seni che delicatamente si muovono suggerendo al mio sguardo l'incavo del suo collo. sento ancora quel suo profumo, non mi controllo e inspiro avidamente. Lei smette di ridere e mi guarda fisso “Mi hai annusato” Panico, sento il viso esplodere di calore riesco solo a mugugnare un “No” Che mi ritrovo le sue labbra su le mie, che spingono con forza, il suo respiro forzato che assorda le mie orecchie e senza se e senza ma ricambio, le mie labbra si muovo per conto loro cercando le sue insistentemente, i miei polmoni si riempiono di lei a ogni respiro. Il mio corpo tutto inizia a combaciare con il suo. Non c è niente nella mi testa se non l’impulso di continuare a baciarla. Le dita iniziano a bruciare mentre stringo il suo corpo al mio, stiamo letteralmente ...
... rotolando nella tenda, e adesso che la trovo sopra di me è frustrante sentire un accenno di coscienza che fa capitolino nella mia mente. Lei continua a baciarmi. Baciarmi con tutto il suo corpo.. e il mio corpo fa lo stesso non riesco a fermarlo. Ma allo stesso tempo sento un blocco e lo ignoro, ci pesto sopra ogni volta che le mie braccia afferrano quei fianchi per farli combaciare con i miei. D’un tratto lei si alza e mi guarda, sta raccogliendo i suoi capelli, se non parlo ora non parlo più. La guardo e con disprezzo immenso per me stesso dico. “abbiamo fatto una cazzata….” Mi pento l’istante stesso in cui pronuncio quelle parole, voglio solo acchiapparla per il collo e costringerla alle mie labbra.. Lei si ferma…mi guarda un attimo. Fissandomi negli occhi. Poi la vedo compiere una smorfia strana come se cercasse di scastrare qualcosa tra i denti con la lingua. “hai ragione mangiare quelle noccioline è stata una cazzata”. Trattengo a stento una risata. Detto questo riadagia il suo corpo al mio e trova le mie labbra come fossero calamite opposte. Non ho più freni le mie mani sono libere di scivolare su di lei senza rimorsi, sono libere di infilarsi sotto il suo costume afferrare le sue natiche e spingere con forza il suo sesso, sul mio membro pulsante. La sua lingua sta danzando con la mia mentre sento le sue mani che iniziano a sbottonarmi la camicia, non temporeggio e afferro il filo che lega il suo costume e lo faccio scorrere, lei e più impaziente e con una mano afferra il ...