Effetto nico - 1
Data: 10/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... vergone congestionato.
Il sapore del preservativo era davvero orribile e non potei reprimere un smorfia che per fortuna l’obiettivo colse solo a metà, elaborandola in un’espressione di rapita goduria. L’ultimo scatto lo riservai ad un primo piano del suo magnifico cazzo, che ancora una volta lui mi esibì in tutta la possanza del suo virile turgore.
“Che ne dici di farti una sega? – gli chiesi, quando lo vidi raccogliere le mutande e fare per rimettersele – Dai, metto su una cassetta.”
“Ah, ok.”, acconsentì e mi seguì in soggiorno, stravaccandosi sul divano e cominciando già a lisciarsi l’uccello.
Inserii un video, ovviamente etero, e mi sedetti accanto a lui. Partirono le immagini e Nico cominciò lentamente a segarsi, con gli occhi puntati sullo schermo, mentre i miei erano puntati su di lui, sulla mano che scorreva scioltamente su e giù, sul glande tronfio e sbavato che emergeva dal prepuzio carnoso…
Perché, non me lo fai leccare, lo implorai mentalmente. Ma la mia supplica non lo raggiunse, preso com’era nel vortice del piacere imminente, e continuò a masturbarsi con ritmo via via più sostenuto. Allora, allungai la mano a carezzargli le morbide palle pelose. Sembrò gradirlo, o perlomeno la cosa doveva ancora rientrare nei limiti concessimi, perché non reagì, se non con un leggero sospiro.
Ormai stava chiaramente per godere e io fissavo col batticuore il suo nerchio già fibrillante, in attesa del primo schizzo, quando:
“Hai uno scottex?”, mi ...
... chiese con voce strozzata.
Corsi in bagno a prendere un asciugamano e nel momento stesso in cui glielo porsi, lui se lo schiacciò all’inguine, sborrandoci dentro! Così non vidi niente, se non quell’involto stretto convulsamente attorno al suo cazzo, mentre lui, abbandonato sullo schienale del divano sospirava fra le labbra dischiuse e si contraeva ad ogni flussata di sperma.
Dopo l’orgasmo, rimase un momento ansimante, svuotato di ogni energia; poi
si tirò a sedere, si tolse l’asciugamano dal grembo e si pulì la punta grondante del cazzo adesso molle.
“Da’ pure a me.”, feci quando lo vidi guardarsi attorno per cercare dove poggiarlo.
Gli presi l’asciugamano dalle mani e lo misi sopra una sedia, stando bene attento a non dispiegarlo, in modo da non disperderne il prezioso contenuto.
A questo punto, lasciai che si rivestisse: non potevo aspettarmi altro. Gli promisi che avrei portato a sviluppare le foto quel giorno stesso: che mi telefonasse quando voleva, così ci saremmo messi d’accordo per venirle a prendere.
Non era ancora arrivato in fondo alle scale, che già ero corso a prendere l’asciugamano in cui aveva sborrato. Lo aprii, individuai la chiazza fradicia di sugo colloso e me la premetti sul naso, inalando profondamente l’afrore ricco e muschioso del suo giovane sperma. Poi crollai sul divano, mi cavai fuori dalle mutande il cazzo ormai dolorante e in un lampo fui travolto dalla furia di un orgasmo incontrollabile e totalizzante.
(continua).