1. Cugina Padrona 4


    Data: 16/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Scrittore

    ... per me rimaneva segreto - come è segreta l'aria ai polmoni che non hanno bocca e voce... Sì! ...in un lampo di spudoratezza Nadia allora si voltò e si mise a quattro zampe, prese fortemente calzoni e mutande alla cinta e, senza perdere tempo a sbottonarsi, denudò il suo sedere... Fu la visione più reale della mia vita, capii per la prima volta cosa fosse un oggetto: quella carne infatti era viva ed era morta, era nuda ed era vestita dei miei desideri repressi accumulati in una intera vita... "Leccami il culo!", ordinò la padrona del mio istinto più intimo. Poi allargò le natiche con le mani, poggiando una guancia sul bracciolo del divano... Il buchino era pelosetto, per niente rugoso, ma soltanto un vero foro vuoto, tondo, che lasciava intuire l'oltre di un buio odoroso e sensibile... Io non baciai le natiche, non leccai tra le chiappe, ma infilai subito la lingua dentro quell'origine dell'universo... Penetrai più che potevo, e mi produssi in uno sforzo che fu addirittura doloroso... Nadia emise un suono di piacere "ahhh...", con una voce debolissima ma sostenuta, calda e lieve... Io resistetti qualche secondo... Poi tolsi la lingua dall'ano, guardai bene quel frutto cosmico, anche la fica bagnata, pelosa, esposta... Poi afferrai le chiappe di Nadia, che adesso silenziosamente attendeva, e rificcata tutta la faccia dentro quel crepaccio di carne e peli, iniziai a leccare a baciare a succhiare - culo e fica, fica e culo... Nadia, che ansimava, parlò solo per dire "annusa"... ...
    ... Ed io perciò infilai il mio naso nel suo ano e respirai forte... Poi leccai ancora, e mi aggrappavo alle natiche di mia cugina, ed ero veramente attratto da quella carne come un affamato di verità e sconvolgimento... Ad un certo punto mi misi in ginocchio sul divano, strinsi-allargai una natica con la mano sinistra, e penetrai quell'ano meraviglioso con l'indice della mano destra... Fu un attimo... Nadia si voltò scattosa e mi diede uno schiaffo leggero, ma era indispettita sul serio - o meglio, per un gioco che la impegnava... -. "Chi ti ha detto di infilarmi un dito nel culo?!". Le sue sopracciglia erano incacchiate, i suoi occhi e il suo muso offesi... Mia cugina era veramente determinata, irresistibile: ebbi paura; per un attimo non capii e mi sentii mortificato, ma soprattutto in colpa - e temevo di avere rovinato tutto... -. Quasi piansi dunque chiedendole scusa; allora Nadia non riuscì a trattenere un sorrisetto furbo: "spogliati e mettiti a pecorina!" ordinò. Io restai interdetto, e dipinsi un punto interrogativo sul mio viso... Nadia: "cos'è che non hai capito?". Si alzò, rialzò pantaloni e slip fino a coprirsi, e si diresse verso la cucina: "Sbrigati!". Io mi denudai completamente, il mio pisello gocciolava, e mi misi a quattro zampe sul divano... Sentivo Nadia rovistare in cucina, veramente non capivo... ma ascoltavo soltanto il piacere di attendere mia cugina in quella posizione... Ah... se mi avessero visto i miei amici, o la mia ragazza...! ...ero disponibile, ...
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