Nel Letto
Data: 21/01/2020,
Categorie:
Tabù
Autore: gavinosanna
... rassettarla e ho trovato una rivista sconcia e … anche un'altra cosa.» Stefano si fece di brace. Sbarrò gli occhi e si irrigidì tutto come chi stesse per essere fucilato. Il terrore che gli si era sparso sul volto intenerì Silvana.«No, no, sta' tranquillo non sono arrabbiata. Cioè lo sono solo un po'. Ma non sopporto bugie e sotterfugi, specie in casa mia. Di' un po': usi quella roba per masturbarti?» Stefano chinò il capo puntando lo sguardo sul pavimento. Pareva oppresso da un macigno.«Su, guarda che a me lo puoi dire. Sono abbastanza vecchia per conoscere le cose della vita, sai. So che i ragazzi della tua età si masturbano. E' normale. E' anche normale che usino foto o oggetti per aiutarsi.» Stefano non rialzava il capo.«Via, non essere timido. Con me puoi confidarti. Allora: le usi per masturbarti? voglio sentirtelo dire.» Il capo sempre chino di Stefano si mosse in su e in giù un paio di volte in segno di assenso.«Va bene. Ma ciò che mi irrita è che tu abbia rubato un paio delle mie mutandine. Che bisogno c'era di prenderle di nascosto?. Se mi avessi detto che le volevi e cosa volevi farci te le avrei date io stessa.» A quelle parole, Stefano, sconcertato, rialzò di s**tto la testa guardando sua nonna con occhi sorpresi almeno quanto lo erano le sue orecchie.«Sì» proseguì Silvana con tono noncurante«bastava chiederle e te le avrei date. Tra l'altro te ne avrei date un paio usate. Così ci sarebbe stato un po' di odore di donna sopra. Su quelle che hai preso cosa annusi: ...
... l'ammorbidente?» Così dicendo Silvana si alzò in piedi, si alzò la gonna mostrando al ragazzo le sue cosce carnose inguainate di nylon marrone e, con un gesto fulmineo, si tolse le mutandine e gliele porse.«Su, prendi queste. E restituiscimi le altre.» Con la mano che tremava Stefano le afferrò, rimase poi un attimo a guardare sua nonna, evidentemente chiedendosi de si trattasse o meno di un sogno, poi scappò letteralmente via. Rimasta sola, Silvana sorrise divertita. Era quasi un uomo ma aveva ancora reazioni da ragazzino.A lei non importava che lui si masturbasse. Era un fatto naturale. era impensabile proibirlo. E perché poi. Se aveva fatto quel che aveva fatto era solo per fargli capire quanto sbagliato fosse il rubare. Per questo gli aveva dato le sue mutandine sporche. Solo nel profondo di sé stessa, una parte di lei ammetteva quanto piacere le facesse sapere che si masturbava pensando a lei. Per il resto della giornata Stefano rimase taciturno evitando sua nonna e restando chiuso nella sua camera, da cui uscì solo all'ora di cena. Silvana lo spinse a chiacchierare per metterlo a suo agio e fargli capire che non doveva vergognarsi per esser stato scoperto. Ma anche lei faceva fatica a comportarsi normalmente: soprattutto non pensare al bel pisellone del nipote che una notte di tanto tempo prima anche lei aveva avuto modo di tenere fra le mani. Quel pensiero era diventato un'ossessione che la spinse a pensare un piano per attirare il nipote nel proprio letto. Dopo cena, ...