1. Tradimento in rete


    Data: 24/01/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... il cui vero nome stava scritto nel suo documento di identità.
    
    - Motivi di riservatezza, - spiegai.
    
    - Certo signore. – Rispose il receptionist. Doveva essere abituato a cose del genere, forse anche più misteriose.
    
    La sera scrissi tutto a Ivana e lei mi assicurò che sarebbe arrivata puntuale.
    
    Ero già emozionato e mancavano ancora cinque giorni. Ma la prima volta è sempre la prima volta. E la prima volta è solo una, la prima.
    
    In quei giorni mi preparai mentalmente e mi assicurai che mia moglie non trovasse problemi dell’ultimo momento per non farmi uscire di casa la sera di quel venerdì.
    
    - Vai con gli amici?
    
    - Sì, - risposi. – Il solito. Tu cosa farai?
    
    - Non lo so, - rispose. – Sto bene anche a casa da sola.
    
    Mi sentii in colpa, ma il dado era tratto. D’altronde era lei che mi aveva messo nel letto di un’altra donna. Se solo avesse avuto la mia stessa voglia di fare sesso, sarebbe stato tutto diverso…
    
    Non ci pensai più e attesi il venerdì sera.
    
    Quel pomeriggio uscii di casa più o meno alle 19, perché l’appuntamento era alle 20. Andai al Grand Hotel. Mi feci dare la chiave della stanza e salii. Sembrava tutto a posto. Verificai che la mia porta si aprisse, Telefonai al servizio in camera per vedere fino a che ora la cucina restasse aperta. Fino alle 23. Perfetto. Se tutto andava bene avremmo mangiato qualcosa alle 22. Mi misi in accappatoio e mi sdraiai sul letto col cuore che batteva all’impazzata. Per fortuna nella mezzora che attesi mi calmai. ...
    ... Rischiavo di non funzionare e sarebbe stato un delitto.
    
    Il telefono della camera squillò alle 20.10.
    
    - Sono io. – Sussurrò. - Apro la porta comunicante e mi preparo davanti. Tu apri la tua tra qualche minuto.
    
    - OK.
    
    Appoggiai la cornetta e corsi a chiudere la mia porta comunicante che avevo lasciato aperta.
    
    Accesi la radio della camera, indossai la mascherina, mi guardai allo specchio e poco dopo andai ad aprire la divisoria. Anche lei aveva acceso lo stesso canale della radio, ma aveva messo le luci in modo che di lei si vedesse solo la shilouette. Stava di schiena. Indossava una camicia in raso di seta verde scuro, sotto portava mutandine e reggiseno nero. Era bellissima come mi ero immaginato. Lei si muoveva sinuosa, invitante. Mi avvicinai e palesai la mia presenza con qualche carezza con il dorso delle dita sulle piegoline delle natiche. La vidi fremere e aumentai gradualmente le mie attenzioni. Le mani cominciarono ad accarezzare con sensualità la camicia e giunsi sul davanti della camicia alla ricerca del primo bottone. Lo trovai con difficoltà, poi gli altri si rivelarono da soli… Abbassò le mani per far cadere la camicia e io mi godetti il fruscio della seta che scivola sulla pelle. Inebriante.
    
    L’accarezzai sfiorandola e risalii dalle natiche al gancetto del reggiseno. Glielo slacciai molto lentamente, perché una prima volta è solo la prima volta. Sostituii le mani al reggiseno, prendendole le tette con piccoli palpeggi e poi gliele strinsi quanto ...
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