1. Il ricatto 6


    Data: 27/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul, Fonte: Annunci69

    Capitolo 6
    
    Michele non fu puntuale quel giorno, ma arrivò addirittura in anticipo. Era incuriosito, spaventato ed eccitato, in lui convivevano molte emozioni. Non sapeva che aspetto avesse Francesco, l’aveva certamente già visto in giro, ma non se lo ricordava proprio. Sperava che fosse carino come Corrado, ma si rimproverò del pensiero. Doveva essere una specie di buona azione che faceva per far piacere a Corrado, quindi avrebbe dovuto comportarsi meglio possibile, indipendentemente dall’aspetto fisico di Francesco e comunque non avrebbe dovuto trarre piacere da quello che stava per fare. Questo però sarebbe stato problematico, impossibile, com’era stato difficile, penoso, non toccarsi. ma almeno in questo era riuscito. Più difficoltoso sarebbe stato non eccitarsi per quello che avrebbe fatto quel pomeriggio con Francesco. E poi Corrado sarebbe stato presente e forse si sarebbe offeso se lui si fosse lasciato andare. Per questo era in anticipo, perché voleva sapere come comportarsi o meglio, come fare a non eccitarsi, ammesso che esistesse un metodo e che ne pensava di tutto questo.
    
    Corrado gli aprì e lui corse dentro ad abbracciarlo. Era felice anche solo di essere là, accanto a lui, e qualunque cosa avessero fatto, l’importante era che a lui piacesse vedergliela fare. Voleva dirglielo, ma non trovava le parole, sentiva un groppo alla gola e gli veniva da piangere.
    
    Chissà cos’erano tutte quelle lacrime in quei giorni?
    
    “Ehi… sono le due e mezza!” disse Corrado ...
    ... quando ebbero finito di baciarsi e riuscì a toglierselo dal collo dove si era letteralmente appeso.
    
    “Sono venuto un poco prima, perché volevo chiederti una cosa…”
    
    E non parlò più. Semplicemente ammutolì, sotto gli occhi di Corrado che era là in attesa di sapere.
    
    “E allora?” lo incitò.
    
    “Io… senti, se io mi… se dopo con Francesco a me diventa duro, a te dispiace?”
    
    “Perché me lo chiedi?”
    
    “Ho pensato che se quello mi fa le cose che mi fai tu, io non lo so se resisto a fare come se non mi sta facendo niente!” disse tutto d’un fiato, dando una spiegazione un po’ contorta, ma efficace, del suo stato d’animo.
    
    “Hai ragione… tu comportati come ti viene, perché a quelle cose non si può comandare. E non ti preoccupare di quello che ti succede!”
    
    “Grazie, Corrado” e l‘abbracciò un’altra volta.
    
    “Ti sei toccato ieri sera?” disse e gli prese la testa fra le mani, per fissarlo meglio. Doveva aver fatto una brutta faccia, perché il ragazzino urlò terrorizzato.
    
    “No!”
    
    “E stamattina?”
    
    “No! No, neppure… mai!”
    
    “Fammi sentire…” e gli fece cenno di abbassarsi i pantaloncini.
    
    “Si, odora… non mi sono toccato” e si denudò fulmineamente, perché Corrado potesse esaminarlo come voleva “Solo quando ho fatto la doccia ieri sera, ma mi sono insaponato con la punta delle dita…”
    
    “… e ti è diventato duro?”
    
    “Si…” disse ed abbassò gli occhi, stava per piangere nella foga di giustificarsi “mi dispiace. Io cercavo di non pensarci, ma restava duro!”
    
    “Non fa niente, non ...
«1234...11»