1. Il ricatto 6


    Data: 27/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul, Fonte: Annunci69

    ... pensando che se Corrado gli si fosse rivolto con quel tono e quelle occhiate e quel cipiglio, lui sarebbe morto di paura. Si spaventò tanto che gli sfuggì una goccia di pipi. Tremò, si coprì il pisello con le mani e si nascose in un angolo. Non c’entrava, pensò, lui per fortuna non c’entrava.
    
    “E se mi costringerai a venire a prenderti, sarà molto peggio per te. Questo non lo sai ancora, ma lo imparerai presto!”
    
    “Ne parliamo domani” disse Francesco e si chiuse la porta dietro, lasciandoli in silenzio, a tremare tutti e due, uno di rabbia, l’altro di paura.
    
    Corrado andò alla finestra, guardò fuori, ma non c’era nulla da vedere, perché le persiane erano chiuse sul gran caldo del pomeriggio estivo. Nella camera c’era penombra e fresco. Doveva calmarsi. A Francesco avrebbe pensato tutta la sera, la notte e il giorno dopo, fino alle tre del pomeriggio successivo, quando non era per niente certo di vederlo. Anzi, per come lo conosceva, poteva già vedersi arrivare in casa dell’amico alle tre e mezza di domani. No, ci sarebbe andato alle due e mezza a ricordargli che alle tre doveva essere da un’altra parte.
    
    Si voltò verso Michele che era seduto sul bordo del letto. Ancora nudo, con l’uccello mezzo duro e un’espressione indecifrabile.
    
    Gli andò accanto, gli mise un braccio sulle spalle e lo cullò un poco.
    
    “Sei stanco?”
    
    “Un poco…” disse il piccolo, poi lo guardò negli occhi “vuoi fare l’amore con me? Non è vero?”
    
    Era vero, era proprio così, anche se non aveva ...
    ... più l’eccitazione che aveva provato durante tutto il pomeriggio, ma un languore, una voglia, un bisogno di abbracciare, e di stringere fra le braccia proprio quel ragazzino che aveva colto il suo desiderio.
    
    Si stesero uno accanto all’altro, baciandosi.
    
    “Sei arrabbiato?” chiese Michele.
    
    “Molto. Quello è uno stronzo.”
    
    “Pensi che domani verrà?”
    
    “Non lo so, ma noi andremo a cercarlo! Ci deve qualcosa. A te e a me…”
    
    “Corrado… posso dirti una cosa? Mi prometti che non ti arrabbi?”
    
    “Avanti… dilla…”
    
    “E non ti arrabbi?”
    
    “No, non mi arrabbio!”
    
    “Promesso?”
    
    “Si, lo prometto! Cos’è vuoi essere sculacciato e stai cercando il modo. Eh?”
    
    “No, no… ho soltanto paura che tu ti arrabbi. Non mi sculacciare. Non oggi, non adesso. No!”
    
    “E allora parla…”
    
    “Mi è piaciuto con Francesco…”
    
    “L’ho visto quanto ti è piaciuto, l’hai anche baciato con la lingua in bocca, ma ti avevo detto di non preoccuparti. No?”
    
    “Si lo sapevo” gli occhi gli si riempirono di lacrime “ma mi dispiace di averlo baciato e di tutto quello che ho fatto. Non avrei voluto e tu ci sei rimasto così male. Non è vero? E poi io volevo stare con te.”
    
    “E ora mi avrai. Stiamo per fare l’amore, no?”
    
    “Si… tu però non farmi male, eh?”
    
    “Ti ha fatto male quello là?”
    
    “Un poco, ma non è come quando me lo fai tu. Non era la stessa cosa. E ora mi fa più male che se fossi stato tu!”
    
    “Lo so, bimbo! Lo so e farò piano. Girati adesso…” e gli andò sopra, strusciandogli l’uccello.
    
    Era ancora ...
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