1. Giorgio e samantha


    Data: 31/01/2020, Categorie: Trans Autore: iosodoma

    ... insegnato ma così facendo mi mostra sempre più apertamente il culetto invitante, che mostra sempre di più quando, con mio piacere, raccoglie le palline chinandosi in vanti. Fra risate e prese in giro siamo arrivati quasi alla fine dell’ora, lei è diventata bravina, e improvvisamente si avventura in una discesa a rete, d’istinto faccio un lob passante, lei si volta per prenderlo, guarda la palla e non vede la riga di plastica che delimita il centro del campo, inciampa, scivola e cade lunga distesa a pancia in sotto, le braccia aperte e le gambe divaricate, l’urto ha fatto sollevate il gonnellino sino alla vita lasciandomi la meravigliosa vista di un bel culetto bianco e tonico quasi nudo. Si alza gemendo prima che io arrivi ad aiutarla, anche perché ammaliato dalla visione sono rimasto un attimo imbambolato, le chiedo come sta e lei minimizza, mi chino per pulirle le ginocchia macchiate di terra rossa, maliziosamente la mia mano risale a pulirle anche la coscia, la sua pelle è morbida e delicata, il sottile velo di sudore che la ricopre la rende più desiderabile, lei si allontana dicendo che ormai è ora di andare a fare la doccia e poi a mangiare qualche cosa. Arrivati alle camere ci diamo appuntamento al ristorante. Quando lei arriva sono già seduto al tavolo ed ho preparato due aperitivi, vodka e pompelmo come piace a me, si siede accanto a me, le mostro il bicchiere ma lei dice che non beve alcolici, “Dai siamo in vacanza e poi una grande tennista come te, in fondo dobbiamo ...
    ... festeggiare anche la caduta che mi ha procurato una visione stupenda” “Ho capito che sei uno sporcaccione e mi vuoi ubriacare” mi dice prendendo il bicchiere e sorseggiando la vodka. Parte una bellissima schermaglia verbale cola di doppi sensi. Intanto mangiamo, lei sembra rilassata, metto una mano sotto la tovaglia le accarezzo un ginocchio, lei sente il lieve tocco, mette una mano sotto la tovaglia e trova la mia, per un attimo ho paura che mi fermi invece posa la forchetta e mi guarda le labbra leggermente socchiuse, la mia mano scivola lungo la carne morbida, passo all’interno della coscia, è calda e leggermente sudata, mi eccita, risalgo ancora più in alto, lei allarga leggermente le gambe quasi a facilitare le mie carezze, le mie dita sono arrivate alle mutandine le sfioro, sono a mille, fra poco riuscirò a toccarle il sesso. “No fermati Giorgio non puoi continuare, Ti prego fermati, non puoi, non posso.” Rimango di ghiaccio è come se mi avessero tirato un secchio di acqua gelida, lei mi prende la mano, la poggia sul tavolo accarezzandola, le mormoro “Scusa, sembrava ti piacesse” “No, mi piace, mi piace troppo, ma non posso spiegarti ora, va bene così, sei fantastico…ti spiegherò” Rimaniamo con gli occhi puntati l’uno all’altra, il suo comportamento mi confonde, vuole, non vuole, è dolce poi diventa tutto un tratto fredda e distante, non so più cosa pensare. Ci scambiamo poche battute finendo di mangiare, io sono troppo preso dai miei pensieri lei assorta nei suoi. Poi ...
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