Giorgio e samantha
Data: 31/01/2020,
Categorie:
Trans
Autore: iosodoma
... la sorreggo lei mi sorride e si aggrappa al mio braccio. Entriamo nel locale che è una via di mezzo fra un pub, un ristorante d una discoteca. Il locale è strapieno, vedo molti sguardi lascivi scrutare il copro di Samantha, sfilo una banconota egiziana, la faccio intravedere al cameriera che subito ci guida verso uno dei pochi tavoli liberi in un angolo appartato. Mentre attraversiamo il locale facendoci largo fra la folla, vedo un bellimbusto che allunga una mano e accarezza le natiche di Samy, ho un gesto di stizza, ma lei mi calma con un sorriso e ho l’impressione che sia lusingata da quella dimostrazioni di interesse. Ci sediamo al tavolo, la sua gonna sale oltre il lecito, lei è in imbarazzo, la tira giù possibile sulle ginocchia e si copre le gambe col tovagliolo, lei scorge il mio sguardo lascivo e mi riprende dandomi dello sporcaccione. Ordiniamo la cena, lei rifiuta la birra, peccato vorrei che fosse un pochino su di giri. Il cibo è buonissimo e di mio gradimento benché molto piccante, le sue gambe scoperte al mio sguardo attraggono la mia mano, le carezzo un ginocchio e lentamente risalgo lungo la coscia, la sento rabbrividire, la accarezzo con più insistenza, sono all’altezza dell’inguine, sento le mutandine i suoi piccoli testicoli , li evito e scivolo nella zona preanale, lei si contorce alla carezza così intima, mentre si muove, le sfugge un pochino di coca cola dalla bocca, si pulisce, prende la mia mano e la spinge sul tavolo, dicendo scherzosamente che mi ...
... serve di più per usare la forchetta, la guardo deluso ma vedo una promessa nel suo sguardo. Finiamo di mangiare, vorrei un caffè ma mi debbo accontentare di un tè alla menta che lei ha ordinato senza chiedermelo. Finito di bere, lei si accosta al mio orecchio e mi mormora “Giorgio, cosa dici? Qui c’è tanta confusione, andiamo a trovare qualche posticino per noi due soli?” Non aspetto altro, le rispondo che conosco un posticino che fa proprio al caso nostro. Raggiungiamo l’auto e ci avviamo, mentre guido penso al suo desiderio di appartarci, sono eccitato al massimo, io non avrei avuto il coraggio di proporlo. Mi dirigo verso l’interno, vedo una macchia di verde, un palmeto e un sentiero che ci si inoltra, lo imbocco all’ultimo momento facendola spaventare. Il sentiero finisce in una radura verde contornata di palme, mi fermo e spengo l’auto e introno a noi scende il buio, siamo illuminati solo dalla luna e dalle stelle. Rimaniamo un attimo in uno strano silenzio, poi ci gettiamo l’uno nelle braccia dell’altra, cerco la sua bocca, anche lei cerca la mia, le stringo il viso fra le mani e le affondo la lingua fra le labbra, lei le schiude, offrendosi al mio bacio, la sua lingua si allaccia alla mia, la saliva si mischia, mi meraviglia la sua dolcezza, non avrei mai pensato di baciare un uomo così, ma poi penso che Samantha non è un vero uomo, lei è una donna una donna che mi fa impazzire, Ci stacchiamo un attimo dentro l’auto fa caldo e siamo sudati per l’ardore dei nostri baci, ...