1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte iii)


    Data: 04/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... size ancora sfatto e un casino di scarpe per terra.
    
    - Eccola! – disse, lasciando la presa sulla mia mano e dirigendosi alla scrivania.
    
    Quello che seguì fu troppo veloce e inaspettato perché io lo fermassi.
    
    Prese la riga di metallo dal tavolo e me la porse in mano, poi si slaccio i pantaloni e si abbassò i boxer, facendo uscire il suo cazzo ormai duro.
    
    Doveva fargli un gran male nei pantaloni. A ripensarci, non so nemmeno come potesse tenerlo nelle mutande tanto era grosso.
    
    Mi prese la mano che impugnava la riga e la accostò al suo cazzo.
    
    - Leggi! –
    
    Io rimasi stupita da tutto quello che era accaduto. Dalla sua velocità, dalla sua personalità, e dalle sue stupende doti.
    
    La sua erezione era da manuale. Perfetta. Il cazzo puntava verso l’alto, la sua cappella di notevoli dimensioni era seguita da un’asta che sembrava di granito, sovrumana, con un reticolato di vene che gli conferiva un’aura di potenza, le sue palle dure delle dimensioni delle albicocche si muovevano lentamente. Era un braccio, un muscolo, era un cazzo perfetto. Non potevo biasimare Federica per essersi lasciata andare. Lorenzo, il mio fidanzato, non era nemmeno lontanamente paragonabile a quel ragazzino di vent’un anni.
    
    - Leggi ti ho detto! – disse lui, stringendomi il polso con maggior forza. Io cominciai a scorrere con lo sguardo i centimetri, e notai che il suo cazzo stava crescendo, era a 22 cm, ma dopo che la pelle gli scivolò indietro in automatico, raggiunse l’apice ...
    ... dell’erezione. 25 cm.
    
    - Venticinque… - dissi io, attonita, fissando il numero sulla riga. Non avevo mai visto nulla del genere.
    
    - Quindi cosa dirai ora a Federica? – lasciò la presa su di me.
    
    - Che cosa vuoi che le dica scusa? Che te l’ho misurato? – gli chiesi combattendo contro di me per distogliere lo sguardo dal suo attrezzo.
    
    - E’ un’idea… Oppure potresti dirle che la capisci. –
    
    - Cosa stai dicendo? Devi dimenticarti Fede, dopo che saprà quello che hai combinato qui non vorrà più saperne di te! – gli dissi, ma ne ero convinta solo in parte.
    
    Marco si mosse, e il suo cazzo toccò il dorso della mia mano che teneva ancora la riga. Era talmente caldo da risultare scottante. Mollai la presa sulla riga e gli tirai un mal rovescio sull’asta, per far si che non si avvicinasse.
    
    Esclamò dal dolore – Sei impazzita? Cazzo di troia che non sei altro! –
    
    Io mi pentii subito di quello che avevo fatto, non volevo farlo arrabbiare, così chiesi subito scusa.
    
    - Ci sono ragazze che fan la fila per venire a letto con me, tra cui la tua amichetta Federica. Io mi mostro nudo a te e tu mi ringrazi così? – sembrava furioso, ma il suo cazzo non accennò ad ammosciarsi.
    
    - Scusami… - ripetei.
    
    - Dimmi almeno cosa ne pensi… E’ forse il primo che vedi che non riesci a levargli gli occhi da dosso? -
    
    - No! Certo che no… E’ che… - balbettai timida.
    
    - Che…? Cosa? – incalzò lui.
    
    - E’ grosso, va bene? Sei contento ora? – gli dissi la verità, visto che era ciò che si voleva sentire ...
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