1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte iii)


    Data: 04/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... pensiero. Vidi il suo cazzo che colava dei miei umori e che gocciolava, così gli chiesi scusa con voce affannata.
    
    - Ora ti toccherà pulirmi! – mi disse, mentre afferrandomi per i capelli mi mise in ginocchio. Mi ritrovai a pochi centimetri dalla sua mazza di piombo. Sentivo un odore acre e pungente. Era lui o erano i liquidi che gli avevo spruzzato addosso? Fatto sta che il suo uccello reso lucido dai miei umori e così grosso e pulsante aveva un aspetto particolarmente irresistibile e sexy. Lo presi fra le mani e mi sentii male. Potevo afferrarlo con entrambe le mani che nemmeno lo ricoprivo tutto. Con il mio ragazzo ed i miei ex ne bastava una.
    
    - E’ davvero grosso… - confermai.
    
    - Ti piace prenderlo con due mani? Con il tuo ragazzo non puoi farlo vero? – lo sentii ridere mentre guardava le mie mani attorno alla sua asta.
    
    - No… Non è nemmeno la metà di te… - glielo confessai.
    
    - Stai davvero con una mezza sega! Ora succhialo, da brava – mi ordinò lui, strattonandomi un po’ dai capelli. L’insulto al mio fidanzato non mi diede nemmeno fastidio. Aveva ragione lui, cosa potevo dire?
    
    Mi venne in mente che Fede non mi aveva mai detto di aver praticato del sesso orale con lui, così glielo chiesi – Federica te lo ha mai preso in bocca? –
    
    - No, ora sbrigati o me ne vado! – disse lui per tutta risposta.
    
    Io mi chiesi se dovessi continuare o mandarlo via. Restare con lui sarebbe stato come tradire nuovamente il mio ragazzo e la fiducia della mia migliore amica. ...
    ... Poi lui avvicinò il suo cazzo alla mia faccia, e mi fece strusciare l’asta sulle guance, sulle labbra e sul naso. Gli umori mi inumidivano il viso, ma non ci prestai attenzione, volevo baciarlo. Era troppo eccitante per potergli resistere. Così aprii la bocca e cominciai a leccargli l’asta dalle palle alla punta. Lo feci più volte, tenendo la lingua ben larga di modo da poter ricoprire una superficie maggiore. Ripetei il gesto più volte, anche sul lato destro e sul lato sinistro, infine me lo infilai in bocca e cominciai a succhiarglielo forte. Non avevo altro obbiettivo che dargli piacere. Sembrava così naturale farlo, che non mi feci troppi problemi quando cercai di mettermelo in gola più che potevo. Arrivai a metà, poi cominciai a tossire. Lui afferratami la testa, comincio a cercare di infilarlo maggiormente, io lo lasciai fare. Non lo permettevo nemmeno al mio ragazzo, ma con Marco sarebbe stato inutile opporre resistenza, e volevo davvero percepire le sue dimensioni inumane. Quando capì che mi stava strozzando e soffocando, allentò la presa, ma cominciò a scoparmi la bocca come se fosse la mia vagina.
    
    Mi teneva la testa ai lati e scopava la mia bocca. Fu incredibile, quella cosa mi eccitò da morire. Nessuno ci aveva mai provato e di sicuro se mai ci avessero provato io li avrei fermati. Con lui fu diverso. Anziché fermarlo, lo incoraggiai piantandogli le unghie nel sedere. Mi aggrappai a lui e cercai di non vomitare ogni volta che affondava nella mia gola. Cominciai a ...
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