Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte iii)
Data: 04/02/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90
... dannatamente stretta e, infatti, fece fatica a fare entrare la cappella.
- Dio santo! Il tuo ragazzo deve avercelo davvero piccolo – disse spingendo, mentre cominciava a farsi spazio dentro di me – Sei strettissima! -
- Stai zitto. Cazzone! – gli risposi io in preda al dolore. Ma l’eccitazione era troppa per fermarsi ormai.
Lo sentii varcare la soglia. Dio che grosso che era. Mi vengono i brividi ancora adesso a ripensarci.
Lui spinse reggendomi le gambe e tenendole divaricate. Come se ce ne fosse stato bisogno, lo desideravo tanto quanto lui.
Sprofondò dentro di me ancora e ancora, finchè non ce la feci più ed esclamai – Sei troppo dentro, non ce la faccio! – sentivo che stavo per venire, ma che mi faceva anche estremamente male.
- Ma siamo solo a metà – disse lui – se mi avessi detto che eri così stretta prima avrei usato la tua bocca –
- Coglione! – gli risposi io di tutto rimando. Stavo facendo sesso con una persona che odiavo. Non riuscivo proprio a sopportarlo. Rozzo imbecille che non era altro.
Dovetti offenderlo credo, o lo fece solo per farmi stare zitta, perché d’un tratto con un colpo di reni lo sentii entrare tutto in un soffio. Stette un secondo dentro di me, con le sue palle dure contro le mie cosce. Io ripresi fiato, avevo il fiatone e il cuore mi esplodeva in petto. Lo fissai negli occhi, e lui sembrò sfilarlo tutto soltanto per poi reinserirlo di colpo. Quella fu la morte dei sensi, perché inaspettatamente venni. L’orgasmo mi sembrava ...
... vicino, ma non così vicino, e mi prese alla sprovvista. Le mie gambe tremarono e si strinsero attorno a lui con tutta la forza che avevo in corpo. Le mie mani sbatterono sulla scrivania e non riuscendo più a tenermi sui gomiti mi abbandonai sulla schiena.
- Dio mio! – esclamai riprendendo fiato. Questo sembrò dargli ulteriore forza e cominciò a scoparmi forte e veloce, tanto che nel giro di un minuto o due mi portò al secondo orgasmo. Solo che questa volta cominciò a sfregarmi il clitoride con una mano. Mi fece impazzire, non riuscii a trattenermi, mi sentii morire. Non riuscivo nemmeno più a respirare finché non bloccò il cazzo completamente dentro di me e mi fece raggiungere l’orgasmo con le dita sul clitoride. Esplosi nel momento in cui sfilò la sua asta da dentro di me e mi lasciò scoppiare. Scoppiai in tutti i sensi. Che vergogna. Cominciai a spruzzare umori come una fontana e sentii un senso di liberazione mai provato prima. Era una sensazione fantastica, un sollievo infinito. Mi vergognai molto perché gli schizzi gli finirono addosso, ma non sapevo di avere questa capacità. Ero esterrefatta anche io, ma allo stesso tempo non riuscii a fermarmi. L’avrei fatto se avessi potuto, ma non ero in grado di fermare quel lungo godimento. Lo lavai totalmente. Lo colpii al ventre, sulle gambe e sul cazzo.
Quando il mio orgasmo finì, rimasi immobile, riversa sulla scrivania a riprendere fiato e cercare di capire cosa fosse successo. Avevo difficoltà addirittura a formulare un ...