1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte iii)


    Data: 04/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... lacrimare e quando levò il cazzo da dentro la mia bocca, colava saliva e aveva acquisito un aspetto ancora più invitante. La mia faccia invece era rigata dalle lacrime e dal mascara che si stava colando. Mi fece alzare, e con uno spintone mi buttò sul letto.
    
    - Quando hai deciso di scoparmi? – gli chiesi eccitata da quella che poteva essere la sua risposta.
    
    - Quando mi sono seduto con te al bar! – disse lui, aggiungendo – voltati e mettiti a quattro zampe, voglio scoparti a pecorina. –
    
    Io risi e mi voltai, non vedevo l’ora che tornasse dentro di me.
    
    Questa volta entrò più facilmente di prima, e mi tenne dai fianchi per aiutarsi nella penetrazione. Cominciò a scoparmi con colpi secchi e cadenzati. Era un buon ritmo, ci sapeva davvero fare.
    
    Qualcuno suonò il citofono. Doveva essere Lorenzo. Mi ero completamente scordata dell’appuntamento con il mio ragazzo. Anzi, a dire la verità mi ero dimenticata di avere un fidanzato.
    
    Marco non accennò a fermarsi, anzi cominciò a scoparmi più forte.
    
    - Fermati, devo andare! – lo implorai, cercando di liberarmi dalla sua presa.
    
    - Non vorrai mica lasciarmi a metà dell’opera… - rise, mentre rideva e mi scopava con colpi sempre più decisi.
    
    - Devo andare. Mi aspetta giù – avevo grosse difficoltà a parlare mentre mi scopava così forte.
    
    Il citofonò suono di nuovo.
    
    - Fermati! – lo pregai nuovamente.
    
    - Stai zitta! Te ne potrai andare solo dopo che sarò venuto – accompagnò il tutto da una tanto sonora, quanto forte ...
    ... sculacciata.
    
    Io gridai dal dolore.
    
    - Gli dirai che d’improvviso non ti sei sentita bene e che sei caduta in un sonno profondo – un altro schiaffo sul culo.
    
    - Mi stai facendo male! – risposi io.
    
    Fu al terzo squillo insistente del citofono, che Marco mi afferrò dalla coda e prese a scoparmi con una violenza inaudita. Lo sentivo penetrarmi come se fosse una trivella. Mi sbatteva con velocità e una forza che pensavo non gli appartenessero. Il tutto accompagnato da un sonoro schiaffo sul culo una volta ogni tanto. Ormai dovevo avercelo completamente rosso.
    
    Il dolore però, anziché distrarmi dal godimento, mi portò al terzo violento orgasmo. Il mio ragazzo era sotto che suonava il campanello, mentre io ero in camera mia a farmi scopare a pecorina come la peggio troia, dall’amante della mia migliore amica.
    
    Quel che era peggio è che mi piaceva davvero molto. Dio che casino!
    
    Sarà da malate, ma venni. Dio solo sa quanto venni. Colai tutto sulle mie lenzuola.
    
    - Sei fantastico – gli dissi, tra un gemito e l’altro.
    
    - Così quando parlerai con Federica, potrai dirle che la capisci davvero – mi rispose, accompagnando il tutto da una sonora risata malefica.
    
    Il problema vero fu che non smise un secondo di sbattermi. Aveva una resistenza infinita quel ragazzo.
    
    Lorenzo smise di citofonare e credo che cominciò a chiamarmi sul cellulare che sentii squillare dalla scrivania, dove prima lo avevo appoggiato.
    
    - Vuoi rispondere? – mi chiese Marco.
    
    - Mi inventerò una ...