un weekend di carnevale (il seguito)
Data: 13/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: PattyeFranco, Fonte: Annunci69
... provando.
Ci stavamo portando di nuovo ad una forte eccitazione, ci stavamo baciando e toccando li in piedi e nudi, ma con la voglia di proseguire quello che avevamo sospeso in quella saletta di sotto. Quel pensiero ci stava assalendo sempre più e sempre più forte era lo stimolo di scendere e continuare, io stavo fremendo dalla voglia di rifarlo. Martino vedendomi tanto presa da quel pensiero, mi fece una proposta: “Ti metti qualcosa di sexy e scendi, vai dal portiere e gli chiedi una bottiglia di acqua dicendogli quanto sei assetata, poi vai a sederti sul divano, poi ti raggiungo io. Vedremo poi come si evolverà la situazione, io non sono molto esperto in queste situazioni”, non fui certo sorpresa. da questa sua proposta. Infatti subito mi infilai una leggera vestaglia bianca, che mi ero portata e delle autoreggenti color pelle, con niente altro sotto. Prima di uscire dalla porta, mi riattaccai a Martino baciandolo quasi con violenza, tanto ero eccitata. Scesi dalla scala, per evitare i possibili e fastidiosi rumori dell'ascensore nel pieno della notte.
Più scendevo, più mi saliva un forte bollore addosso, ero piena di emozione, di euforia. Ma più scendevo, lentamente cominciavo ad essere combattuta dentro, perché mi stava assalendo quella strana sensazione di paura, una paura quasi inspiegabile, la paura forse dell'incognito. Una volta arrivata nella hall a sorpresa vedo che il portiere era seduto in saletta a guardare la TV.
Appena si accorse della mia presenza, ...
... si alzò e venne subito verso di me, la tensione che avevo dentro era sempre più fuori misura, eccitata e impaurita, più si avvicinava più tremavo.
Appena mi fu vicino, mi chiese se avevo bisogno di qualcosa, se tutto era apposto. Con tutta la tensione che avevo addosso quasi non riuscivo a biascicare parola, poi presa da un po' di coraggio, finalmente riuscii a chiedergli l'acqua e due bicchieri.
Nonostante avessi la vestaglia addosso, mi sentivo nuda al suo sguardo, sapevo che sarebbe bastato poco per ritrovarmi veramente nuda ai suoi occhi. Cavoli questa strana sensazione l'avevo già provata, di nuovo avevo le gambe che mi tremavano, mi sentivo il cuore a mille, ma questa volta sapevo che qualcuno mi avrebbe supportata, non ero sola. Martino sarebbe arrivato presto, ma la tensione era sempre tanta. Nel momento in cui andò a prendere l'acqua, io andai a sedermi sul divanetto.
Quando tornò con l'acqua, la appoggiò sul tavolino con i due bicchieri ed tornò a sedersi sulla poltrona. Martino non si vedeva ancora, Giulio, (questo il nome del portiere), cercò di sciogliere quella strana tensione che vibrava nell'aria, chiedendomi come era andata la festa ai Rioni, se ci eravamo divertiti, ma per vero proprio per stemperare il disagio che aleggiava nell'aria.
La bocca mi si era asciugata dalla tensione, quindi mi alzai per versarmi l'acqua, ma nel piegarmi in avanti la vestaglia si aprì leggermente, mostrandogli quanto ero nuda sotto. Subito la chiusi, ma ormai avevo già ...