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Odette: oui je suis putaine, 2a parte
Data: 09/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer
... con due seni proporzionati ed una graziosa chioma bionda che la ragazza aveva pensato di liberare facendo scendere quei biondi capelli sulla sua schiena bianca e rosea. La ragazza prese un mastello d’acqua da una vasca più grossa, e se lo rovesciò addosso. Erano un paio di giorni che non sentiva sulla pelle dell’acqua dolce. Bagnata si diresse verso la vasca di pietra in cerca di un barattolo che aveva notato, e che probabilmente conteneva della cenere. Ne prese un po’ con la mano bagnata e si strofinò il corpo fino a quando non ne dovette prendere un altro po’ per detergersi un po’ tutta. Addolorata vide che era molto metodica nel lavarsi la vulva col pelo biondo non troppo lungo: si convinse vedendogliela che Odette era una tentazione del demonio. Il suo pelo pubico tra il biondo ed il rosso al naturale era serico e corto; L’anziana ospite della nordica donnina s’accorse che quella di Odette era una vulva curata e bella a vedersi. Lo spacco aveva un aspetto ordinato e le labbra apparivano rosee e carnose. Addolorata sudò freddo attraverso le sue vesti di donna perbene, cattolica e solo con l’età realmente timorata di Dio. Sudò poiché nel volgere di qualche istante immaginò quella vulvetta apparentemente stretta gonfiarsi per accogliere e bagnare di stuzzicanti femminili umori la fava (generosa di natura) di suo marito… …un lampo della propria memoria la portò indietro di vent’anni, quando i suoi genitori la portarono a conoscere la famiglia del suo futuro marito ...
... affinché facesse con il figliolo di uno dei fornari di Muro la ovvia conoscenza; la prima volta Giuseppe non le fece una grande impressione: era un ragazzetto normale dall’aspetto pacioso e socievole, caratteristica questa che avrebbe conservato anche in seguito; si tenne un pranzo tra le due famiglie dove i due da far conoscere scambiarono spezzoni di conversazione; date le generose libagioni messe insieme, e la convivialità dei presenti non ci si annoiò, e tra i due tutto si risolse in una generica promessa di rivedersi; trascorse forse solo una settimana e Giuseppe forse per noia, spontaneamente andò a trovare quella curiosa coetanea che di grazioso aveva solo gli occhi – chiari e verdi – e di curioso un paio di zinnette già di una certa evidenza; un peccato per la statura non elevata: non oltre un metro cinquantaquattro…una certa generosità in fatto di culo e cosce. Con un giro di parole la convinse a raggiungere i suoi amici alla chiesa; Addolorata scoprì, giunti sul posto, che Giuseppe era in realtà da solo, ma avendo egli uno sguardo innocente ed ingenuo si fidò a seguirlo nella corte accanto alla chiesa, dove abitavano conviventi il perpetuo ed il prete in una casa costruita in aderenza alla chiesa. Non c’era nessuno, e coraggiosamente Giuseppe accennò un bacio timido che dopo un secondo divenne solo casto, sulla fronte, che ovviamente la lasciò delusa. Addolorata invece all’epoca era molto diversa da come si era presentata ad Odette. Aveva deciso che Giuseppe sarebbe stato ...