1. Odette: oui je suis putaine, 2a parte


    Data: 09/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer

    ... cadere uno solo - e ad arte - affinché facesse rumore; in realtà due di quei tre soldi restavano a lei, senza che sua madre sospettasse. Era piuttosto brava ad occultare le monete, e lo sarebbe rimasta tutta la vita. Dopo un anno e mezzo di quel sesso “col terzo auto-escluso” il gioco dovette per forza finire: il prete, il quadrato Don Lorenzo, dopo averlo cercato senza trovarlo in parrocchia, andò a casa e – manco a dirlo - sorprese il perpetuo a spiar la coppietta che era fortunatamente ancora ai preliminari…
    
    …per i due adolescenti tolleranti complici del perpetuo Caponero non fu difficile fingersi sorpresi (oltre che seccati) e, dopo essersi con un certo imbarazzo “scusati” con Don Lorenzo per la loro nudità, si rivestirono e si misero ad insultare e canzonare il loro silente amico, che poté almeno occultare al prete che li pagava da tempo per poterli guardare…dovettero trovare altri posti per le loro copule, per quelle più toste almeno. L’appartamento privato che lo zio Caponero conduceva con Don Lorenzo non potevano più usarlo. Don Lorenzo era intelligente e il più delle volte aveva fatto finta di non sapere (in fondo usavano copulare nel letto del perpetuo, non nel suo) ritenendo Caponero in buona fede quando una volta gli accennò che prestava l’appartamento “ogni tanto” alla nipote adolescente affinché non facessero brutti incontri lì fuori nella campagna tra sbandati, briganti e qualche pirata saraceno “mordi e fuggi”; poi però Don Lorenzo volle vederci chiaro…se ...
    ... si fosse accorto di quanto lussuriosa era Addolorata non le avrebbe mica bevute le false ammissioni ipocrite del perpetuo, lo zio Caponero. Lo zio non avrebbe mai osato toccarla; però la pagava affinché si lasciasse guardare da un paio di metri dietro il muro. Lo zio, nel suo sincero egoismo, ignorava quanto rapidamente era cresciuta la nipote…Ed infatti dopo il piccolo segreto Addolorata finì, per lealtà al suo futuro marito, per confidargli anche quello grande, ai limiti dell’inconfessabile, ma che gli avrebbe spiegato la sua abilità nel sesso: due anni e mezzo prima di conoscere il suo Giuseppe, Addolorata era stata abusata e sverginata con mefistofelica abilità da un sedicente vescovo cattolico, in verità un bell’uomo, di nome Johannes Adam Ergarius, proveniente dal nord Europa, ma auto-adottatosi italiano e romano fin dalla giovinezza, mercé l’essere il nipote per parte di madre di una principessa toscana sposata ad un principe sassone… era un uomo abbastanza giovane, sui quaranta o poco meno, biondo, dai lunghi capelli, in quei giorni nei pressi della Terra d’Otranto intento a visitare privatamente le diocesi del vicereame; capitò che si trovasse in cerca di un posto dove dormire proprio durante il “ritiro” che precedeva la cresima organizzato dai preti del catechismo quell’anno presso la villa di un ricco signore del luogo, che fu ben felice da cattolico qual era, di metterla a temporanea disposizione non tanto della diocesi, quanto di quei preti; tutto sembrava ben ...
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