1. Odette: oui je suis putaine, 2a parte


    Data: 09/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer

    ... organizzato, ma il diavolo ci mise la coda: la sorveglianza dei cresimandi in ritiro infatti accusò delle impreviste falle: la visita di un vescovo imparentato con la nobiltà aveva assorbito del personale maschile fra i preti del ritiro, personale poi congedato dal vescovo Ergarius con la facile scusa di portare a Otranto, presso la sede vescovile, delle sue personalissime, urgenti nonché improcrastinabili ambascerie, sotto forma di lettere sigillate da recapitarsi a mano da parte dei preti organizzatori del ritiro, l’uno all’insaputa dell’altro, in tempi lievemente diversi affinché non s’incontrassero…il primo giorno i preti furono felici d’essere onorati della visita di un vescovo importante, e che certo non trasudava né modestia, né povertà. Questi considerò quei modesti preti senza esperienza dei sudditi, e prontamente ordinò loro di chiamare un paio di suore affinché assistessero le ragazze. In apparenza il suo ordine era moralmente impeccabile, e per le ragazze cresimande in ritiro infatti vennero inviate due suore, due sole, di cui una vecchia, malata, e sonnacchiosa, di nome suor Clotilde, ed una più giovane ed efficiente, suor Evelina, che sorvegliavano i ragazzi di ambo i sessi; stupidamente non si pensò a congedare le femminucce rimandandole a casa loro; né a separarle troppo dai maschietti presenti se non per la notte, venendo fatti dormire nelle ali opposte della villa a pianta di pi greco. La verità era che le due suore non avevano bene idea di cosa ...
    ... dovessero fare con il loro lavoro, e neanche con quell’ingombrante ospite del piano di sopra piuttosto a suo agio a impartire benedizioni, e mettere talvolta delle distanze, organizzare delle messe dove ipnotizzava i suoi fedeli con la sua abilissima, calma, e sicura loquela in latino, senza alzare la voce, ostentando la ricchezza materiale del suo vestire e le sue teatrali pause ad effetto durante l’omelia in…italiano: una relativa novità per i ragazzi abituati a vedere le toghe lise dei preti, cocciuti interpreti del concetto di povertà più volte confuso con quello di sciatteria; i più ingenui si ritennero dei fortunati a vedere il loro “ritiro” benedetto e sorvegliato da un vescovo importante che veniva niente meno che da Roma, la città del Papa… dopo la pausa per il frugale pranzo (dei ragazzi) un certo Paolo, un suo coetaneo piuttosto bonario, ai limiti del marchio di tonto, la avvicinò per comunicarle che quel vescovo straniero biondo, che il primo giorno aveva suscitato la curiosità dei ragazzi del popolo lì presenti, e che più di ogni altra cosa aveva spopolato con gli sguardi d’attrazione e gradimento delle ragazze per la sua bellezza personale aumentata dai paramenti, dopo aver parlato con lui di persona pochi minuti verso la fine del desinare chiedendogli come si chiamava, e chi fosse la sua famiglia (modestissima), gli affidò un’ambasceria personalissima, riguardo alla quale, sotto pena di “piccola scomunica senza diritto alla Cresima”, doveva mantenere il segreto più ...