Il modello
Data: 13/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: chiccoge, Fonte: EroticiRacconti
... alla posa. Il lavoro consisteva nello stare immobile in posa per 20 minuti, poi 10 minuti di pausa e poi altri 20 minuti, e così via per un totale di tre ore di posa giornaliere. Per chi non è abituato, stare immobile è davvero massacrante, una vera tortura, ma i modelli dei pittori generalmente sono abituati. Lo misi in posa: l’idea del quadro era quella di rappresentare la bellezza circondata da altra bellezza; per me e per il conte la bellezza suprema era il corpo maschile nudo, contornato da veli bianchi che rappresentavano le vele sul mare,; sulla testa pensavo di mettergli una corona di fiori o di alloro come richiamo classico...ma qui sorse il problema, perchè nei quadri classici il corpo è messo in modo che i genitali siano coperti o dalla posa delle gambe o da un drappo. Credo che invece il conte volesse vedere anche quella parte della bellezza di Riccardo, per cui lo misi in una posa abbastanza comoda, ma che mostrava bene tutto. ”Come devo stare?” mi chiese il ragazzo. ”Fermo!” risposi, pensando che volesse sapere questo. Ma lui rise e disse “Io si….ma lui?” Effettivamente la domanda aveva una sua logica! Come dovevo rappresentare il corpo maschile? A “riposo” o nel pieno della sua fulgida potenza? Non ci avevo pensato, pensai al conte e a come gli sarebbe piaciuto che lo dipingessi. Poi dissi “Tu cosa mi consiglieresti?” Lui rispose: “Il pittore è lei, scelga…e io mi adeguerò!” ”Come posso scegliere se finora l’ho visto solo in un modo? Dovrei vederlo anche...” ...
... Non mi lascio finire la frase, comincio a toccarsi e in pochissimo tempo il cazzo gli diventò tutto duro e scappellato. Bellissimo! ”Allora?” chiese. ”Beh, a questo punto non ho più dubbi!!!! Riuscirai a tenerlo così per tutta la durata delle pose?” ”Con il suo aiuto penso di si...e magari la corona di fiori invece di metterla in testa la appendiamo lì!” mi disse ridendo.”Affare fatto! L’idea è splendida!” e ridendo anche io, mi avvicinai e posi la corona di fiori attorno al cazzo bellissimo di Riccardo. ”E se cominciassimo il lavoro dai 10 minuti di pausa?” chiese. ”D’accordo!”...e qui ci fu il nostro primo, appassionato, tenerissimo bacio… Non fui io a baciare lui, e non fu lui a baciare me; ci baciammo e basta, nel modo più naturale. Potevo essere suo padre, suo nonno forse…e ci baciammo… Poteva essere mio figlio...e ci baciammo... Poteva essere il capriccio di un momento, ma ci baciammo così, in modo naturale…e fu l’inizio. Ci baciammo dolcemente, lentamente, senza un motivo, solo perché capissimo entrambi quello che stava per succedere; con quel bacio diventammo una cosa sola; quel bacio non fu solo un bacio, fu il sigillo di un’intesa, di un rapporto che avrebbe sconvolto la vita di entrambi…. Riccardo dopo quel lungo, dolcissimo bacio mi sorrise e mi chiese di nuovo come doveva mettersi in posa. Gli feci vedere lo sfondo che avevo preparato e lo posizionai in modo che fosse abbastanza comodo per resistere tutte quelle ore. Mi chiese se doveva essere già duro, ma gli ...