1. La Genovese


    Data: 12/02/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Cigno

    ... tensione. I gesti di lui influenzarono lei a tal punto da attivare quei comportamenti automatici di imitazione, inducendola a portare alla bocca il dorso della mano. La barista dunque leccò la goccia di caffè ancora presente, senza staccare lo sguardo dal cliente. Un caffè condiviso. A quel punto, il cliente pagò e salutò cordialmente. La barista ricambiò. Il culo le prudeva terribilmente. Si ostinò a non grattarlo, questa volta. Di sicuro quel cliente aveva visto tutto. La pacca sul sedere, la goccia e il resto. Avrà pensato che fosse una troglodita. Leccare del caffè dal dorso di una mano era quasi un'azione infantile. I pensieri affollavano la mente della moglie di Calò, stranamente euforica e ansiosa. La sua testa vorticava, cercando di ripensare a ciò che le aveva dato inquietudine nel corso di quella settimana. Masticava nervosamente le unghie, guardando il marito davanti la TV. Di colpo, un desiderio intenso partì dal basso ventre, sotto forma di calore diffuso. “Calò...” disse. Il marito accennò un suono vago, senza distogliere lo sguardo dal televisore. “Calò...” ribadì lei, avvicinando la mano all'inguine. “Che c'è, tesoro?” Domandò Calò mentre faceva zapping. “Calò....” disse per una terza volta la moglie, massaggiandosi il pube da sopra la veste. Il marito a quel punto notò la mossa e capì le intenzioni della moglie. Quest'ultima, abbassò le mutandine e rivelò una fica grondante di umori. Iniziò una lenta e circospetta esplorazione digitale, stimolando anche la ...
    ... bocca con l'altra mano. “Vieni qui....” disse, tra un mugolio e l'altro. Il marito, sebbene all'inizio fosse indeciso, si alzò dal divano e si avvicinò alla moglie carica di eccitazione. Esaminò la situazione: Cosce aperte, in fase masturbatoria. Era un chiaro invito all'assaggio. Si avvicinò con tutto il corpo alla zona intima e annusò. La moglie a quel punto smise di toccarsi e tirò a sé il marito, facendolo impattare contro le grandi labbra. “Non ne hai fame, stasera? Perché non mi mangi?” chiese lei. “Certo, amore, per te mangerei tutta la notte a costo di fare indigestione!” disse lui, quasi soffocato da quella improvvisa richiesta di attenzioni. Lei chiuse gli occhi e cercò di godersi il momento. Immediatamente, al posto del marito, del soggiorno e dell'intero appartamento, si sostituirono il bar, il bancone e il cliente col caffè bollente. Immaginò di essere seduta sul bancone, con le cosce divaricate, pronta a ricevere la lingua di quell'uomo, i cui lineamenti erano sempre stati fugaci ma al tempo stesso magnetici. Si immaginò distesa sul bancone, mentre il membro dell'uomo si accomodava nella sua bocca. Si immaginò un sapore intenso di caffè. Si ricordò del sapore di quella goccia atterrata sulla sua mano. Iniziò a gemere. “Sì, così...” disse. Calò sembrava davvero soddisfatto di come stava svolgendo il lavoretto, pertanto iniziò a premere sull'acceleratore. “No, tesoro...più piano.” lo corresse lei, mentre cercava di non perdere la concentrazione. Adesso era pancia in ...
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