Il treno delle sorprese - Racconti Erotici

Il treno delle sorprese

... ne va. Salutiamo calorosamente Luca, lui ricambia appoggiandomi una mano sul sedere quando ci salutiamo con un abbraccio. Ci dice che il treno fermo davanti a noi è quello che ci porterà a casa, poi mostra una chiave che subito infila nella tasca dei pantaloni. Ci fumiamo una sigaretta prima di salire sul treno, parliamo molto della nostra giornata romana. Incrocio spesso lo sguardo di Luca, per un momento dimentico la presenza di Anna. Vorrei avere con me le calze che indosso, a volte, quando Anna mi penetra con il suo strapon. Inizio a immaginare il suo cazzo gonfiarsi nella mia bocca, mi aumenta la salivazione. Quando la sigaretta finisce saliamo in carrozza, l'ultima del treno. Una volta dentro Luca tira fuori la chiave dalla tasca, quindi chiude la serratura a chiave e appende il cartello “fuori servizio”.

Sono sorpreso.

Si toglie la giacca e la mette contro la porta per coprire la visuale. Poi all'improvviso si gira verso di me, mi allunga la mano destra sul pacco e mi bacia infilando tutta la lingua nella sua bocca. Non me lo aspettavo davvero, però mi faccio trovare pronto. Metto entrambe le mani sul suo sedere, ha due glutei d'acciaio, piego la testa e comincio a girare la mia lingua intorno alla sua. Inizio a toccarlo sulla schiena, ha due spalle davvero larghe e scolpite.

Sono davvero eccitato, sento il mio pacco premere contro il suo. Quando ci stacchiamo Anna è dietro di noi, ha una mano nei pantaloni. Luca ci spiega che il capotreno è un suo vecchio ...

... amico, gli ha chiesto questo favore perché voleva avere a disposizione tutto il tempo necessario. Poi aggiunge che il suo interesse è solo per me. Mi giro verso Anna, spero che non ci sia rimasta male. Non mi delude mai; chiede se può guardare, Luca dice che gli piace sapere che ci guarderà. Anna è davvero straordinaria quando capisce al volo le situazioni. Guardo Luca, mi sfila la giacca. Iniziamo a spogliarci a vicenda, io gli tolgo la maglia e lui toglie la mia. E così via. In breve siamo a petto nudo, accarezzo la sua tartaruga. Inizio a baciare i capezzoli, sono piccoli e duri. Passo la lingua sui muscoli fino all'ombelico, poi salgo nuovamente e lo bacio in bocca. Anna nel frattempo si è seduta di fianco a noi, si tocca i seni liberati dal fastidioso reggiseno. Luca mi spinge con forza sul sedile vuoto a fianco della mia compagna, mi slaccia i jeans e me li sfila insieme ai calzetti. Guarda il rigonfiamento nelle mie mutande, quindi alza lo sguardo verso di me. Mi fissa negli occhi mentre mi sfila le mutande, molto lentamente. Ormai tutto il sangue che ho in corpo pulsa nel mio uccello, è durissimo e fa continuamente su e giù con la testa. Mi stringo i capezzoli per il piacere. Chiudo gli occhi, sento la mano di Luca sollevarmi il cazzo, poi un secondo dopo la sua calda bocca lo abbraccia. Guardo Anna, sta fissando la bocca di Luca mentre inghiotte avidamente il mio uccello. Si è aperta i pantaloni, con la mano sinistra agita velocemente il clitoride. Torno a concentrarmi ...