Il treno delle sorprese - Racconti Erotici

Il treno delle sorprese

... su Luca, che nuovamente mi fissa. La sua mano destra inizia a giocare con le mie palle, scivolo leggermente con la schiena sul sedile e apro le gambe. Chiudo ancora gli occhi, la sua lingua mi avvolge ripetutamente la cappella. Passo minuti di puro godimento. Ad un tratto prendo Luca per i capelli e gli tiro indietro la testa, lo bacio e lo sbatto sul sedile di fronte. Torno a leccare nuovamente il suo poderoso petto prima di slacciare i pantaloni. Una volta aperta la patta vedo un gonfiore che mi fa venire l'acquolina in bocca, Anna non aveva sbagliato previsione. Prendo in mano quell’uccello lungo come il mio, ma con una circonferenza di almeno il doppio. Lo guardo, poi fisso Luca mentre mi inumidisco le labbra con la lingua. Lo prendo in bocca, è già duro. Inizialmente fatico a farlo scivolare sopra la lingua, tanto è grosso. Allargo al massimo e comincio a sbrodolare saliva, mi adeguo in fretta. In breve sparisce nella mia bocca, sento lacrime di piacere scendere dagli occhi. All'improvviso il pollice del piede di Anna inizia a giocare con il mio buchetto, non mi masturbo perché ho paura di venire troppo in fretta.

Voglio godermi il dopo.

Continuo a spompinare Luca, con la mano destra aiuto la bocca, con la sinistra accarezzo quella tartaruga d'acciaio. Sento la sua mano giostrare il movimento sopra la mia testa, più me lo spinge in gola più mi tira i capelli. Sta godendo, io con lui. La saliva continua a scendere lungo le sue palle, inizio a sondare il buco. Con ...

... l'uccello che ancora mi scende in gola, inizio a girare il mio indice fino a penetrarlo. Sento che è il momento, guardo Anna. È totalmente nuda. Lei capisce subito; accompagno Luca sul pavimento, è come creta nelle mie mani, non smettiamo un secondo di guardarci. Nel frattempo Anna ha messo la mia giacca a terra e in mano tiene un preservativo. Luca è a pecora, io sono in ginocchio dietro di lui. Guardo quella schiena perfetta, con i muscoli tutti tirati. Come quelli delle gambe, uno spettacolo davvero eccitante. Bacio e mordo quel culetto scolpito, poi bagno il buchetto che sembra chiamarmi. Intanto Anna si è sistemata il preservativo in bocca, me lo infila nella maniera che preferisce. Poi da uno schiaffo sul culo di Luca, che la guarda con complicità mentre si rimette seduta con le gambe aperte. Luca si alza sui gomiti, con delicatezza entro con la cappella. Lo tengo per i fianchi. Più entro, più il volume del piacere di Luca si alza. Non ci faccio caso, in quel momento mi sembra di essere solo con lui, nell'universo. Stringo la presa e inizio a pompare, l'appoggio di Luca sui gomiti comincia a cedere. Allungo entrambe le mani sulla sua schiena, faccio pressione sulle spalle per spingerle verso terra. Adesso sono pronto per darci dentro di brutto, rimetto nuovamente le mani su quel culo di una bellezza ipnotica. Spingo avanti e indietro con ritmo sempre più sostenuto, il buco di Luca è la tana del godimento. Lui urla parole come “continua!”, “sfondami cazzo!”. Dopo non so ...