Il treno delle sorprese - Racconti Erotici

Il treno delle sorprese

... quanti minuti che la sua faccia è affossata nella mia giacca lo voglio guardare negli occhi. Lo giro a pancia in su, quindi lo penetro nuovamente e mi sdraio sopra di lui. I nostri nasi si sfiorano, i suoi occhi sono sfiniti dal piacere, mi sorride con tutto il viso.

Lo bacio, intensamente.

Sento il suo uccello spingere contro il mio ventre. È duro come la pietra. Con le lingue ancora intrecciate inizio a muovermi, sono pur sempre dentro di lui. Mi stacco da quelle labbra così dolci e gli alzo le gambe tenendole aperte. Pompo davvero molto forte, adesso il cazzo scivola molto agilmente. Sento che sto per venire, Luca me lo vede negli occhi. Inizia a masturbarsi velocemente, mi dice che vuole venire insieme a me.

Succede, è bellissimo.

Una quantità notevole di sperma esce da quel cazzo favoloso, schizza tra i peli del mio petto e sulla tartaruga di Luca. Lo guardo e sorrido, lui ricambia mentre si tocca le labbra con le dita. Esco e mi fiondo sopra di lui, gli lecco lo sperma e lo bacio. Passano minuti che sembrano eterni. Sono estasiato. Non so quale sia il reale sapore di Luca, in questo momento sembra miele. Mi ricordo di Anna, un velocissimo senso di colpa per essermi dimenticato della sua presenza mi assale, il suo sorriso pieno di dolcezza lo uccide sul nascere. Si sta rivestendo, io rimango ancora qualche minuto sdraiato sopra Luca. Ci baciamo senza parlare, non è il momento. Mi rimane la voglia di averlo dentro di me, ma adesso un contatto è stato stabilito. E che contatto. Chissà, magari in futuro ci rivedremo su uno scassatissimo regionale e riprenderemo il discorso lasciato in sospeso. .