Come quando eravamo giovani
Data: 15/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti
... succhiargli come un neonato con il seno materno. Succhiavo, leccavo, baciavo e tiravo. Sabina chiuse gli occhi e si morse le labbra. Le stava piacendo. La sua mano premeva la testa contro di lei, giocherellando con i miei capelli e scompigliandomeli tutti. Si strusciava sulla parte esposta del mio uccello e potevo chiaramente sentire che era bagnata, ma non dalle onde del mare. Ero eccitatissimo! La testa quasi mi pulsava e la vista era annebbiata. Probabilmente avevo un’espressione da ebete sul viso, perché lei ridacchiò. Allungò una mano e armeggiò con il mio costume, tirando fuori il cazzo completamente. Scostò il suo costume e ricominciò a strusciarsi con più foga. Mi stava facendo una sega con le labbra della sua figa e io pensavo di essere in Paradiso, con ancora i suoi seni in bocca. La sua clitoride era esposta, dura, turgida. La sentivo attraverso tutta l’asta, mentre si strusciava. Come sentivo i suoi umori che mi stavano imbrattando tutto il ventre e l’apparato. Mi stava torturando e allo stesso tempo mi dava un piacere immenso. E poi, lei lo inghiottì tutto. Dentro di sé. In un solo colpo lo fece sparire nel suo utero. Mi scappò un gemito , un sospiro ...
... rumoroso, come per dire “Finalmente!”. Sentivo le sue pareti vaginali che lo stringevano, che lo strozzavano, che lo tenevano al calduccio. Sabina cominciò a mugolare, a fare su e giù cavalcandomi. Le mie mani arpionavano i suoi glutei, affondando le dita nella carne come fossero stati artigli. Dio, era bellissima! L’espressione di piacere sul suo volto era la cosa più magica del momento! Tutto il mondo era sparito, i suoni, gli odori. C’eravamo solo io e lei, i nostri sospiri e gemiti, lo schiocco che produceva il mio scroto ogni volta che toccava il suo corpo e l’odore dei nostri sessi. Poi lo sentii. Lo sentii salire, salire, salire. Dalla base del pene fino alla punta. L’orgasmo mi stava cogliendo. Afferrai i suoi fianchi e la tenni ancorata al mio corpo, affondando dentro di lei più che potevo. Il primo schizzo di sperma venne fuori insieme ad un mio gemito liberatorio. Sperma caldo che la colpiva come una mitraglietta. Sabina venne nello stesso momento in cui io sborrai. Urletti più acuti e soffocati da un mio bacio, per non farci sentire. Rimanemmo lì per diverso tempo. Guardandoci negli occhi e baciandoci con passione, stremati e appagati. Eravamo tornati giovani entrambi.