1. Tradire mio marito per fargli fare carriera


    Data: 28/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: benves

    ... corpo.
    
    Mi ero convinta e mi stavo offrendo a lui !
    
    Mi ammirava raggiante.
    
    Non appena prese a stuzzicarmi il clitoride mi fece sobbalzare di piacere.
    
    Sollevai il bacino e feci scivolare gli slip fino a metà coscia.
    
    Me li sfilò completamente.
    
    Sollevai le ginocchia allargando le cosce e, mentre con la mano destra mi torturava la fica, con la sinistra mi torturava i capezzoli.
    
    Ormai ero fuori di me, mi agitavo gemendo continuamente di piacere.
    
    Si inginocchiò e prese a leccarmi le tette e a mordermi i capezzoli.
    
    Poi mi ficcò la lingua in bocca e la succhiai avidamente.
    
    Di nuovo sui capezzoli facendomi impazzire.
    
    Non resistevo più, stavo per godere.
    
    Lui lo capì !
    
    Mentre continuava a torturarmi la fica, con l'altra mano slacciò la cintura dei pantaloni.
    
    Si rialzò e gli abbassai la cerniera; intrufolai la mano nello spacco dei boxer e impugnai il suo cazzo.
    
    Caspita, chi se l'aspettava, era un cazzo di buone dimensioni, 20 cm almeno !!! Hai capito il capo !!!
    
    Lo tirai fuori e lo segai forte mentre godevo di un orgasmo intensissimo.
    
    Tirai su la schiena mettendomi seduta. mentre glielo segavo lentamente lo ammiravo curiosa: era più lungo e più grosso di quello di mio marito, con una cappella veramente notevole.
    
    Lo constatai ancora meglio quando, dopo averlo leccato tutto, lo ficcai in bocca.
    
    Mentre lo spompinavo si liberò della giacca, della cravatta e della camicia.
    
    Accompagnando la mia testa nei suoi movimenti sul suo cazzo, ...
    ... gemeva e sussurrava dicendomi quanto ero brava.
    
    Mica potevo farlo venire così?
    
    Volevo sentirmi quel cazzone dentro. Dovevo divertirmi anche io a quel punto, pensai.
    
    Peggio per quel cornuto di mio marito.
    
    Volevo farmi fottere sul nostro letto, a spregio.
    
    Andammo in camera, arrotolai il copriletto, mi sfilai completamente il vestito e andai supina sul letto.
    
    Lui si liberò completamente dei pantaloni e dei boxer.
    
    Salendo sul letto dalla parte dei piedi si tuffò con la testa fra le mie cosce.
    
    Le allargai tirando su le ginocchia.
    
    Mi penetrava con la lingua e quando capì che ero al massimo dell'eccitazione, roteò su se stesso fino a quando ci ritrovammo di fianco nella posizione del 69.
    
    La mia coscia destra gli faceva da cuscino, la sua sinistra da cuscino a me.
    
    Il suo cazzo mi sembrò ancora più grosso.
    
    Che cappella! Che palle!
    
    Le accarezzai. Erano gonfie e piene di sborra.
    
    Che eccitazione!
    
    Le laccai mentre lo segavo lentamente.
    
    Che voglia!
    
    Lo leccai per tutta la sua lunghezza, poi lo presi in bocca a succhiarlo avidamente.
    
    Mentre godevo ecco mio secondo orgasmo.
    
    Un orgasmo infinito.
    
    Prese a leccarmi pure il culo e poi, continuando con le mani, si godette lo spettacolo del mio pompino.
    
    Non mi vergognavo più di niente.
    
    Mettendosi supino mi invitò a cavalcarlo.
    
    Era giunto il momento.
    
    Afferrai quel cazzone puntandolo alla mia fradicia fichetta, lo strusciai più volte sulle grandi e piccole labbra poi...piano piano ...
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