Il castello senza specchi
Data: 18/03/2020,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Edipo
... il non avere conosciuto un giovane così vent'anni prima quando era ancora capace di amare e la sua vita poteva essere del tutto diversa. "E' vero che volete entrare in convento?" chiese un giorno al ragazzo. "Ci ho pensato, sì. Mio nonno è contrario, sono l'ultimo della stirpe, ma provo ripugnanza per il mondo e le sue menzogne." "Vi capisco e vi approvo, anzi vi esorto ad attuare senz'altro il vostro proposito. Siete un'anima troppo bella per restare in questo letamaio e vi confesso che...c'è in me una sottile gioia nel sentirvi dire che volete abbandonare il mondo." "Siete contenta della mia risoluzione?" "Sono felice che nessuna corruzione femminile insozzerà mai il vostro corpo. Vedo in voi un santo e i turpi commerci della carne non possono nemmeno sfiorarvi, al contrario di Agostino o di Francesco voi resterete lontano tutta la vita dalla contaminazione del peccato." "Oh, signora, tacete! Se sapeste..." Tancredi scoppiò a piangere. "Non pensavo di commuovervi, ragazzo mio. Perchè piangete?" "Voi siete oggi più pura di me, ho scorto nelle vostre parole un grande amore spirituale nei miei confronti e io vorrei ricambiarlo ma devo confessarvi che il mio affetto per voi, già così grande dopo poco tempo che ci conosciamo, non è pulito. Non ho avuto il coraggio di confessarlo all'Arciprete ma ho nutrito dei pensieri...su di voi." "Che dite? Io mi allontano dal peccato e voi volete avvicinarlo? Capisco che la mia trista fama possa costituire una sorta di eccitante..." "Non la ...
... vostra fama, ormai passata, ma la vostra bellezza." "Ma sapete quanti anni ho? Via, quanti me ne date?" "Non vorrei offendervi attribuendovi un'età superiore...avete trentacinque anni, penso." "Avrei dovuto essere una bambina per essere la favorita del defunto sovrano. Il mese prossimo sarà già il secondo anno dopo il quarantesimo." (In realtà la contessa si toglieva volentieri almeno un paio d'anni). "Ma la vostra bellezza smentisce quanto dite." "Lasciate questa galanteria inutile. Mi deludete, Tancredi. Cosa ho fatto per suscitare questi sentimenti? Ho cercato di sedurvi?" "Non è colpa vostra ma della mia lascivia." "Ma darebbero tutti la colpa a me, come sempre. No, è stato un errore frequentarci, parlare di cose elevate non ha impedito che nutriste una passione per me ma sarebbe una caduta orribile per entrambi, io tornerei al vizio e voi vi cadreste per la prima volta. Tancredi, non dovete più venire a trovarmi!" "Signora, così mi uccidete." "No, vi ucciderei se vi permettessi di realizzare quei pensieri di cui mi parlavate poco fa. Non tornate. Badate, Tancredi, se non ci rivediamo saremo salvi ma se tornerete cadremo insieme e io non potrò fare nulla per risollevarvi. Vi prego di non tornare, non saprei resistere oltre ora che so quale turbamento produco in voi. Andate, andate." Lo lasciò nel salotto e si allontanò. Il gioco era pericoloso: Tancredi poteva davvero non tornare e allora addio feudo di Tiberna e addio omaggio pubblico del duca, ma una giocatrice esperta ...