La mia prima orgia
Data: 28/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: RedTales
... loro piantato nel culo e un altro in gola mentre ogni mano era intenta a masturbare i due rimanenti.
“Sembri un Cristo in croce” disse uno suscitando le risa di tutti.
All'inizio riusci a coordinare le mani ma dopo un pochino mi accorsi di non farcela a mantenere il ritmo, incalzato da quello che mi scopava in bocca e soprattutto dall'altro che ci sapeva veramente fare e mi faceva godere parecchio. Quando uscì, fortunatamente, lo sostituì uno ancor più capace che cominciò proprio a farmi tremare e vibrare dal piacere. Sentivo che cercavano di farmene tenere uno in mano ma non ci riuscivo mentre la bocca, aperta, continuava a ricevere le giuste attenzione. Tutti e quattro si fecero un primo prolungato giro nel mio sfintere, stando attenti a fermarsi in tempo.
Per il secondo giro, che si susseguì al primo, mi misero gattoni sul tavolino davanti al divano e cominciarono nuovamente a prendermi da dietro. Forse li aveva informati Marino che questa era la posizione che preferivo perché mentre non riuscivo a tenermi dal lanciare urletti per il prolungato orgasmo che mi stavano procurando, uno dopo l'altro mi inondarono l'intestino ma dopo lunghissime “pompate” nelle quali si alternarono tutti. Anche questa volta mi ritrovai in bocca alcuni di loro e… feci il mio “dovere”.
A questo secondo giro seguì una lunga pausa nella quale restammo a parlare sprofondati sul divano. Fui quasi esclusivamente io che rispondevo alle loro infinite domande mentre le loro mani mi ...
... accarezzavano senza soluzione di continuità dappertutto. Uno di loro si sistemò anche tra le mie gambe e iniziò a succhiarmelo, aiutandosi di tanto in tanto con la mano, fin quando non gli schizzai in bocca. Le mie frasi, strozzate per la mancanza di fiato che seguì l'orgasmo, fecero nuovamente ridere tutti quanti, me compreso, anche se facevo veramente fatica a trovare il fiato per ridere. Ero ancora abbastanza duretto quando ci spostammo sul lettone e, fattomi stendere a pancia in giù, uno alla volta mi vennero sopra. Bellissimo. Sentivo i loro cazzi ben piantati dentro fino in fondo e contemporaneamente il peso del loro corpo appoggiato sopra di me che mi faceva strisciare l'uccello sulle lenzuola procurandomi ancora altro piacere. Anche questa volta, probabilmente perché erano già venuti prima, durarono tutti e quattro veramente tanto e nessuno si lasciò… venire. Già a metà di questo terzo giro ero veramente stordito per le prolungate e forti stimolazioni che mi invadevano dappertutto e ancora adesso faccio quasi fatica a ricordare quanto abbiamo fatto.
Dopo mi vollero seduto sopra di loro. Dovevo essere io, con il movimento delle gambe, accovacciato sopra di loro, dopo essermi ben piantato i loro cazzi dentro a muovermi. Ma durò poco. Sebbene mi aiutassero tendomi per le braccia ero troppo esausto per farcela e così mi fecero cambiare posizione. Sempre sul letto ma quasi sul bordo e a pancia in su. Loro, inginocchiati su due cuscini, con le mie gambe appoggiate sulle loro ...