1. Canto a due: Cavaliere e Principessa


    Data: 30/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: ThinkInk

    ... stagno che si fonde nel braciere della vita. E fili d’erba, sassi di torrente, rami d’alberi protesi verso il cielo. Fiori mai fioriti e mai appassiti. L’attimo è solenne. Onde di grano e petali di rose soffiano tra le nostre bocche. Terribilmente vicine. Il contatto fisico è minimo eppure contiene un’aderenza totale. Voci ci rincorrono. Spezzano l’attimo circoscritto tra noi due. I tuoi amici ti cercano e l’eco dei richiami preoccupati ti fa volgere la testa verso la valle. Ti rigiri verso di me mentre mi lascio fagocitare dal tronco di un grande albero. Sei stralunato. Ti slanci verso la corteccia. La tempesti di pugni. Urli a perdifiato. Stria, Stria, Striaaaaaa…. Stremato scivoli in ginocchio sull’erba, piangendo come un bambino deluso. Oltre la coltre della nebbia che mi avviluppa ti sono vicina. Mi spezzano il cuore i tuoi singhiozzi, i tuoi lamenti da animale ferito. Da tre giorni sono al tuo capezzale. La febbre alta ti fa delirare. Scampoli di parole sconnesse si aggrappano alle tende, alle pareti. Manca un’ora per potermi materializzare a te. Un’ora più lunga di cento anni. Supplico le lancette di muoversi in fretta. Avevo disperso il ricordo dell’emozione, del desiderio, della preoccupazione, del richiamo dell’amore. Mi sconvolgo del tuo stesso delirio, della tua pena, del tuo smarrimento. Il mio dolore è strappante, passa di evo in evo. Mi schiaffeggia. Mi mutila. Ho le membra legate a cavalli di tempo che tirano a ridosso di spazi mai immaginati da menti ...
    ... mortali.Stria! Mi chiami.Sono qui.Pronuncio queste due parole per quietarti. Per quietarmi. Sfido le leggi polverose. Gli alambicchi e le tempeste incrostate. Un boato rumoreggia nell’universo. Allarghi le braccia e annego in questo contatto a lungo bramato. Impossibile non congiungere le nostre labbra: impasto il tuo nome nei baci.Stria, dimmi che non sto impazzendo!Mi mormori nella bocca. Le tue dita si muovono sul mio seno, incespicando nei nastri. Tra pollice e indice intrappoli la sommità dei miei capezzoli e li stringi piano.Stria, ti supplico, dimmi che non sei un sogno!Mi sfugge un gemito, la tua pressione aumenta. Resto in silenzio e ascolto il mio sangue che si sveglia. I tuoi denti affondano nel mio labbro inferiore. Mi dibatto. Mi afferri i polsi, il peso del tuo corpo nudo e assetato mi schiaccia.Stria, parlami!La tua virilità è un ramo sporgente che preme tra le mie cosce, aperte dalle tue gambe.Calmati, adesso sono qui, non ti basta?Non può bastarmi, amore!Rispondi sconfortato. Sollevi il busto, ancora le tue dita incollate ai miei capezzoli. Li stai stringendo più forte mentre mi chiedi quasi urlando:Guardami, Stria!Una temperatura nuova si diffonde in me. Stai per sfondare i confini dell’alchimia. La tua carne preme contro la mia carne. Lentissimamente cerca il varco primordiale.Ho bisogno di averti Stria, di amarti, di appartenerti, di morire e rinascere con te. Ho bisogno di incastrare il mio seme nel tuo ventre per liberarti dall’infamia per sempre.Provo una ...
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