1. LA MATURA DIRIGENTE


    Data: 18/04/2020, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: domrome

    ... rossetto che ti fa somigliare ad una troia, e monta in macchina e sfilati quell’orrendo collant” ed alla sua indecisione, guardando l’orologio, aggiunse “Un minuto da questo istante.” Che cosa indusse lei ad obbedirgli resta un mistero, lei si diceva quel sorriso e quel suo sguardo, quella personalità che subito era entrata prepotente in lei. Obbedì. E lui salendo al suo fianco non mancò di elogiare le sue gambe bianche e lei, in cuor suo, le fu grata di questo complimento. Guardandola negli occhi le disse di aver scovato in lei tracce che lei stessa non conosceva, di aver massima fiducia perché l’avrebbe condotta in un mondo sconosciuto ma che lei, non sapendolo, anelava. La matura dirigente era caduta nella sua tela, completamente avvinta dal suo charme, incapace di ogni reazione. Lui le sollevò un poco la gonna lasciando scoperte buona metà delle sue cosce, poi avviò la macchina senza degnarle di uno sguardo ed intrattenendo una normale conversazione di due persone che, per la prima volta, si incontrano. Con abilità la fece parlare, in fondo lei non attendeva che di sfogarsi con qualcuno, e seppe di elementi essenziali del suo passato e del suo presente, in quegli elementi trovò squarci per tracciare il suo futuro. Lei si stupì che egli, al di là del braccio, non tentò alcun approccio fisico e quando si lasciarono lui, gentilmente la accompagnò fin sulla porta di casa ma non chiese di entrare e neppure tentò di sfiorare quelle labbra che lei avrebbe volute baciate. ...
    ... Notò la sua delusione e, per la prima volta, la chiamò con quel nome “cucciola” affermando sfrontatamente: - Non hai meritato alcun bacio, devi imparare che tutto si merita e questa sera hai avuto inizialmente alcune esitazioni, ora sei tu che deciderai se rivedermi o no. In ogni caso sarà la tua ultima decisione. Se deciderai di rivedermi sai che dovrai essere una cucciola obbediente e devota, altrimenti sarà stata comunque una magnifica serata della quale ti resto grato. – Con un elegante baciamano si congedò allontanandosi.CAPITOLO 02 – LA RINUNCIA A SE STESSAI giorni che seguirono non furono facili per Anna Maria, sempre in preda all’ansia, col fiato che le moriva in gola, viveva il tormento della sua indecisione. Sulla bilancia era messa tutta la sua vita, le convinzioni, le rinunce che si era imposta e che credeva la rendessero felice. Sull’altro piatto quella sensazione struggente che le attanagliava lo stomaco, quel fuoco che scendeva fino alle viscere scoprendola, ogni volta con sorpresa, eccitata al solo pensiero di lui. Tentò di non pensare, di concentrarsi sul lavoro, ma quella sensazione di vuoto allo stomaco non l’abbandonava. Sperò fosse lui a rompere il silenzio, inutilmente. Dopo sette giorni d’attesa non riuscì a non chiamarlo. Lo sentì freddo, quasi disinteressato alla sua telefonata. “Sono impegnato in questo momento, richiamami tra quattro giorni alle 21,00 esatte; ogni anticipo o ritardo sarà considerata rinuncia definitiva” terminò gelido deponendo il ...
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