-
Suite n°1
Data: 21/04/2020, Categorie: Sensazioni Autore: Caliban
... sua nuova vicina e che aveva occupato l'appartamento a fianco al suo, che era stato vuoto per più di un anno.La dimenticò appena entrato in casa, quando si accinse a preparare la cena per Lu. Lucrezia era una delle sue numerose amiche speciali, o trombamiche come molti definiscono un genere di rapporto in cui il legame reciproco è dato da una più o meno piacevole amicizia e compagnia e da un reciproco desiderio sessuale senza legami particolari. In realtà Oz si era sempre sentito uno spirito libero, con la sua abbondante dose di manie, passioni e abitudini che non aveva alcuna intenzione di intaccare infilandosi in una qualsivoglia relazione esclusiva e quindi inevitabilmente possessiva.Il piatto forte sarebbero stati i suoi celeberrimi scampi al vino bianco, un cibo goloso, leggero, considerato afrodisiaco e da mangiare rigorosamente con le mani, in un crescendo sessualmente eccitante. La serata infatti si svolse esattamente come previsto, chiacchiere, battute, baci, leccate reciproche di dita e labbra durante la cena e vestiti strappati appena terminato il dolce. Dopo aver giocato ed essersi stuzzicati un po' in sala da pranzo, finirono presto sul grande letto, nudi e strettamente allacciati. Oz entrò in lei, prepotentemente. Tenendo tra le mani le sue gambe la prese guardandola negli occhi. Amava decisamente osservare il viso delle donne con cui faceva l'amore.Giunse improvvisa, inaspettata, possente.La musica lo avvolse. Il suono dolce ed esaltante del violoncello ...
... si diffuse nella stanza, sulla sua pelle, nel suo corpo e nella sua mente. Non riuscì immediatamente a capacitarsi della sensazione sempre più profonda che lo invadeva. Sentì l'eccitazione e il desiderio farsi più forti, più urgenti. Strinse di più le cosce tornite di Lu, scese con il busto su di lei per succhiare e mordere quei grandi capezzoli rossi, eccitati. Sentì il suo pene farsi ancora più duro, voglioso e spinse sempre più impetuosamente, senza freni. Le braccia di lei lo strinsero, sentì la sua voce ma non udì davvero le sue parole, perso nel parossismo che lo pervadeva. Infine si sollevò con la schiena mentre veniva copiosamente, dentro di lei. Ma al posto del volto rosso, carnoso e sorridente di Lucrezia ciò che vide, con lo sguardo arrossato dal piacere, fu il viso sottile e candido della sconosciuta vicina, la cui musica lo scuoteva così incredibilmente.Si lasciò andare sul letto stendendosi accanto a Lucrezia e chiuse gli occhi, per cercare di riconnettere la mente, ma la musica proseguì; crescendo e calando, seguendo il suo ritmo incredibile e continuando a elettrizzarlo. Si eccitò nuovamente, inspiegabilmente. Quel suono destava in lui desiderio e carnalità insieme. Voleva godere ancora, doveva godere. Si allungò sulla compagna e la girò prona, sul letto. Quasi con violenza le sollevò il culo stringendole i fianchi tra le mani forti, finché lei si ritrovò in ginocchio. Sordo alle sue proteste per quella rudezza, le allargo i glutei con le mani, rivelando il suo ...