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Suite n°1
Data: 21/04/2020, Categorie: Sensazioni Autore: Caliban
... violoncello, suonando e osservando tra le ciglia semiaperte l'uomo che si toccava per lei oltre la finestra.Poi il piacere divenne assoluto e ogni altro pensiero svanì, lasciando spazio solo per quel magnifico cazzo che le invadeva le viscere così forte e profondo. Oz, dopo un inizio lento e dolce ora la stava sodomizzando con furia, montandola freneticamente. Mesi di voglie, fantasie e desiderio erano ora racchiusi in quella brutale cavalcata. La spingeva possente contro il muro bianco, sotto la stampa di New York in veduta notturna, facendola sussultare a ogni affondo e stringendo tra le dita i suoi capezzoli turgidi.Quasi istintivamente, come aveva fatto molte volte e a molte donne in quella posizione, scese poi con la mano destra, per accarezzarla, condurla all'orgasmo più profondamente. La sua mano incontrò però il membro eretto di Marie. Senza pensare troppo lo avvolse con le dita, stringendolo.Era una sensazione strana, negli anni si era accarezzato infinite volte, si era masturbato come tutti fin da ragazzino, eppure non aveva mai stretto tra le dita un cazzo che non fosse il proprio. Era più piccolo, eppure straordinariamente duro. Quando lo strinse lei mugolò più forte, voltò di lato la testa guardandolo, con occhi arrossati dalle lacrime di prima e dall'emozione del momento. Quindi gemette solo un lungo, ripetuto: ...
... �Sì...�.Oz continuò a penetrarla e insieme mosse la mano, seguendo lo stesso ritmo incalzante. Vennero quasi contemporaneamente. Mentre le inondava il retto la sentì godere tra le sue dita. Lo sperma caldo eruttò violento, colpendo il muro e colando sulla sua mano. L'odore di sesso e di piacere a lungo desiderato si diffuse nella stanza, mentre l'uomo si ritraeva da dentro.Marie si voltò guardandolo negli occhi, senza dire nulla. Poi strinse con le braccia sottili il suo corpo e lo baciò. Oz ricambiò il bacio mescolando intimamente saliva tra le labbra e sperma sui corpi nudi e intrecciati.Si baciarono a lungo, dolcemente voraci, finché le rispettive erezioni tornarono a farsi sentire, l'una contro l'altra. Marie allora staccò le labbra dalle sue e, dopo averlo stretto a sé forte un'ultima volta, si avviò verso l'uscita in fondo alla sala, quella che conduceva alla sua stanza da letto. Sulla porta, si voltò e lo guardò, con quel sorriso dolce e intrigante che l'aveva sedotto da subito. Gli fece un cenno e sparì oltre.Oz rimase fermo, in piedi, nudo e solo nella stanza. La mente aveva ricominciato a elaborare, vorticare nei molteplici pensieri che si accalcavano uno sull'altro. Infine sorrise tra sé, e con un'alzata di spalle la seguì."Il piacere è un peccato, ma qualche volta il peccato è un piacere."(George Byron)