1. La Zia migliore del mondo


    Data: 21/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky

    ... Appoggiò la punta del pene, ossia il glande, tra lo spazio in mezzo ai seni e si masturbò. Voleva venirmi sulle tette, ma io avevo un’idea migliore. Tolsi i piedi dalle sue spalle e, appoggiando le mani sulle sue ginocchia gli feci segno di venire più avanti, in modo che potessi prendere in bocca il suo glande. Non appena quella meraviglia rossastra mi riempì la bocca, iniziai a succhiare con forza, senza fermarmi. Lui iniziò a urlare, sempre masturbandosi, fino a quando… Bum. Era come se qualcuno mi avesse sparato in bocca. Sentii il palato colpito da un getto di sperma, poi a poco a poco il suo nettare caldo iniziò a scendermi lungo la lingua. Dal mio naso usciva un rivolo di sperma, tanto era stata violenta la sborrata di Martin. Con noncuranza tolse il pene dalla mia bocca sbattendolo contro gli incisivi, peccato che il suo pene era talmente duro che probabilmente lui non sentì nulla, ma io mi feci male ai denti. Mi appoggiò una mano sulla fronte e portò all’indietro i miei riccioli biondi, poi mi baciò in bocca. Mi amava così tanto che non gli importava che la mia bocca fosse piena del suo sperma. Io fissavo il vuoto. Il mio cervello avevo staccato la spina e si concentrava sul farmi percepire l’eccezionale gusto dello sperma che si scioglieva sulla mia lingua. Non riuscivo quasi a muovermi. Se mi fosse venuto un infarto me ne sarei andata felice, questo è certo. Con la coda dell’occhio vidi Jennifer raccogliere il suo giubbino e uscire dalla porta; la sbatté uscendo, ...
    ... ma Martin non si voltò; Jenny non gli interessava minimamente. «Ti amo. Sei la zia migliore del mondo». Mi baciò di nuovo e si alzò da me, che mi sentivo talmente schiacciata da essere diventata un tutt’uno col divano. Quella frase mi fece una gran tristezza come a dire: “ah già! lui è mio nipote e io sono sua zia…”. Si diresse verso il bagno. Io tentai di alzarmi e mi accorsi che lo sperma mi stava soffocando, così deglutii ed ebbi la spiacevole sensazione di quei cosi viscidi che scendono nella gola come fossero minuscoli pesciolini. Poi mi alzai davvero. Ormai era fatta. Mi riecheggiarono in testa quelle parole: “Sei la zia migliore del mondo”. Lo ero davvero? Avevo sedotto mio nipote, spinta da quella puttana di Jenny a fare una cosa che mai avrei immaginato di fare e di voler fare. Poi però lui mi aveva presa, mi aveva fatto provare sensazioni ed emozioni che mai avrei immaginato e, soprattutto, aveva detto che mi amava. Non so cosa succederà in futuro dottoressa. Non lo so davvero. Martin non è pentito di ciò che ha fatto; fa discorsi strani, assurdi, come il cambiare nome e andare a vivere lontano, magari in Spagna o perfino in sud America, dove non saremmo più zia e nipote, ma solo un uomo giovane fidanzato ad una donna matura. Non che non ci abbia pensato in effetti. Martin ha disdetto l’affitto del suo appartamento ed è venuto a vivere da me. Per ora mio fratello non lo sa ma non so quali scuse potremmo inventarci, anche se forse questo è il problema minore. Dice che ...
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