1. Alessandra tra le vipere -8- Come le vampire


    Data: 23/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Alessandra V.

    ... discutono, stringono mani, bevono champagne in bicchieri di plastica e confrontano grafici sui tablet. Lungo le pareti del salone ci sono dei cartonati con sagome in scala 1:1 di giovani sorridenti con facce da nazisti. Promuovono slogan presi a caso da vari personaggi: da Stephen Covey a Jim Rohn, da Mark Twain a Micheal Jordan. Cose come “Io sono un prodotto delle mie decisioni” o “Possiamo avere di più di quello che abbiamo perché possiamo diventare di più di quello che siamo”. Persino Buddha non è stato risparmiato: “Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato, ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare”. Incredibile come anche una cosa detta dal messia della spiritualità riesca a suonare sporca all’interno di questo posto. Decido di approfittare della confusione per insediarmi al tavolo del rinfresco e iniziare a scroccare da bere. Lo champagne non è dei migliori ma va giù che è un bellezza e dal momento che sono a stomaco vuoto dopo neanche mezz’ora ecco che la testa inizia a farsi leggera. Alle 21:47 mi trovo appoggiata al palco insieme ad uno degli organizzatori della serata. È molto provato perché ha appena finito di far rifare i pavimenti della sua terza villa in California ma il parquet in ebano macassar da 500 dollari al metro quadro alla fine non è stato in grado di restituire quel bilanciamento perfetto di luminosità e calore che aveva sperato. Alle 22:03 sto parlando con un signora dall’aria importante che pare abbia lavorato nello staff prima della ...
    ... Palin e poi della Clinton. Porta una collana di platino al collo, un rolex coi brillanti da 10.000 dollari e mi sta parlando di un fantastico progetto di solidarietà per il Burkina Faso che consiste nell’insegnare agli abitanti dei villaggi le basi del trading in modo da “renderli in grado di creare impresa”. Alle 22:20 sono seduta su un tavolino circondata da tre ragazzi di Boston che mi raccontano aneddoti sui migliori suicidi dei falliti che si sono persi tutto. Quello che si è lanciato col SUV dalla collinetta e ha schiacciato la figlia di otto anni che passava di sotto. Quello che si è sparato con un calibro troppo pesante e il proiettile, dopo avergli attraversato il cranio, ha attraversato nell’ordine: la porta della cucina, la testa del figlio e il ventre della moglie. Ma soprattutto quello che si è buttato dal sesto piano ed è finito su un barbone che dormiva sul marciapiede. Lui si è salvato, il barbone è finito al cimitero. – Il “barbone-salvavita” – commento. Risate generali. Alle 23:02 sono in bagno con un ragazzo di Denver che mi ha abbordata poco prima di andarmene con un “Scusa è tutta la sera che ti osservo, non sembri di queste parti… ti posso offrire un tiro?” Perché no? Il tipo, con una faccia da James Spader in Secretary, chiude la porta a chiave ed estrae una bustina dal taschino – Me l’ha portata un amico direttamente da Bogotà, è il massimo, vedrai. Mi sistema la polvere bianca sul braccio, mi dà una piccola cannuccia e mi fa un gesto come dire “prego”. ...
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