1. ICVM |8| La Lettera


    Data: 10/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti

    ... realtà. “Come ti senti ora che mi stai scopando da dietro?” “Mi sento in paradiso...!” disse il professore. “Farai tutto quello che ti dico?” disse lei. “Certo, amore.” “Non mi chiamare amore, ho detto. Scopami. Gridalo forte: Io sono la tua studentessa preferita.” “Perché vuoi che lo dica ancora?” “Dillo! Sono io la tua studentessa preferita.” “La mia studentessa preferita.” Disse lui, ansimante. “Le mie colleghe non sono nulla.” disse lei, avvertendo ogni colpo, ogni ingresso. “Le tue colleghe non sono nulla, in confronto.” Disse il prof. Leggermente turbato ma comunque pieno d'eccitazione. “Quelle puttane sono insulse!” disse lei. “Quelle... oh ma che c'entra, adesso?” chiese lui. “Dillo! Quelle puttane non hanno nulla più di me.” “Quelle puttane...” lui incominciava a non gradire più di tanto quella scena. “Soprattutto quella puttana di Hilary. Lei è una puttana senza ritegno. Non merita nulla. Non merita tutte quelle attenzioni. E' saccente e fa di tutto pur di attirare l'attenzione. Dovresti saperlo!” urlò lei in preda agli spasmi. Gaia ricevette una spinta improvvisa. Dovette tenere l'equilibrio per qualche secondo per evitare di rovinare per terra. “Che cosa cazzo ti è preso?” Disse Eric. “Oddio... Eric. Scusami tanto... non volevo.” disse Gaia, terrorizzata. “Come ti permetti di parlare di Hilary in questo modo?” disse lui. “Io... ero nel personaggio. Scusami.” “Tutte cazzate, stavi parlando seriamente.” disse Eric, ricomponendosi e rivestendosi. “No, ti prego. ...
    ... Non volevo...!” farfugliò lei, mortificata. “Ci eravamo detti tante volte: Non si parla di Hilary. L'avevi promesso. Questo era un gioco. Il nostro gioco. Cosa ti è saltato in testa?” disse Eric lanciando i vestiti a Gaia, colmo di rabbia. “Sai che ti dico? Vaffanculo. Tu la ami ancora.” “Non ho detto questo. Quello che penso è che tu stavolta abbia esagerato. Non è corretto infierire su una cosa in cui entrambi abbiamo una responsabilità...” “Avevi tu la responsabilità! Non hai mai avuto il coraggio di lasciarla...!” “Non darmi colpe per questa cosa. Siamo complici in tutto e per tutto...!” disse lui. “Avresti potuto lasciarla tanto tempo fa. Riempivi di baci lei mentre scopavi me. Guarda un po'! Che fortuna! Aver trovato una persona come me! Teniamocela stretta!” disse lei, a questo punto inviperita. “Forse dovresti andartene. Non so per quale motivo tu ce l'abbia a morte con Hilary. Non so nemmeno perché ne stiamo parlando. Mi hai fatto fare questi stupidi giochi di ruolo per evitare di stare con me. Ogni volta ti sei inventata un personaggio diverso da farmi fare. Il presidente, il dalai lama, il professore. Tutto Bello. Eccitante. Tuttavia tristemente finto! Peccato, ora ho realizzato che sei qui per altri motivi. Mi dispiace ma non ci sto più. Esci fuori, adesso.” Gaia aveva gli occhi lucidi. Quelle parole erano come stiletti infilati nella carne. Eric ci aveva visto giusto, stavolta. Non era così stupido come aveva sempre pensato. Era la verità. Quel gioco perverso, ...
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