Innocenza
Data: 12/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... torno." Restò di malumore al punto che non volle partecipare all'ennesima gita, dicendo che non stava bene. La lasciai malvolentieri e dovetti sorbirmi il viaggio con alcuni vicini e i loro figli dato che non c'era posto nella nostra auto. Nemmeno mio zio era venuto, scomparso in una delle sue escursioni solitarie. Mi annoiai abbastanza e mi ritenni fortunato quando, non sentendosi bene il ragazzino mio coetaneo figlio degli amici, tornammo indietro con largo anticipo sugli altri. Arrivato, corsi a cercare Sabrina nel suo bungalow. La porta era chiusa ma sapevo quale era la finestra della sua stanza e la trovai ugualmente chiusa. Una tenda la copriva interamente ma un lembo in basso a destra era piegato e apriva uno squarcio attraverso il quale si poteva vedere dentro. Quello che vidi non lo dimenticherò mai: Sabrina era nuda, piegata sul suo letto e qualcuno le faceva qualcosa da dietro perché vedevo un uomo, anche lui nudo, che le premeva il suo pube sul suo sedere. Sentivo dei gemiti, intuivo cosa stava accadendo ma avevo paura di sapere altro. Corsi al bungalow degli zii e lo trovai aperto, così mi appostai dietro la finestra sul davanti per vedere che succedeva. Pensavo che se fossero tornati tutti gli altri li avrebbero sorpresi così e immaginavo che sarebbe accaduto qualcosa di grave. Dopo un quarto d'ora vidi mio zio che usciva dal bungalow dei cognati e si dirigeva verso casa sua. Fu sorpreso di trovarmi lì e ancora più sopreso del fatto che anche gli altri ...
... giunsero dopo pochi minuti. Ci riunimmo per cena, Sabrina era rossa in viso e la madre le chiese se le era venuta la febbre. Mio zio sembrava del tutto soddisfatto e si fece raccontare i particolari della gita, come se davvero gli interessassero. Io mi sentivo triste e sporco per quello che avevo visto e me ne andai a letto con un senso di scoramento. Il giorno dopo evitai Sabrina , cosa che non sfuggì a Catia che mi chiese se avevo litigato con la mia fidanzata. Aveva appena salutato il marito, partito di nuovo, e sospirò sedendosi vicino a me su una panchina poco lontana dalle nostre case. Mi circondò le spalle con un braccio e mi chiese:"Abbiamo fatto pace? Ti voglio bene, sai, e scusa se ti ho scoperto il pisellino l'altro giorno. Io scherzo sempre mentre Sabrina è più seria di me, non è vero? Dimmi, non è che ieri, quando sei tornato prima l'hai vista con qualcuno? Lei è così bella, tutti i maschi le corrono dietro...Ti ha messo le corna, per questo sei arrabbiato con lei?" Dissi di no ma evidentemente sospettava qualcosa; anche se tutti la consideravano una ragazzona che rideva sempre, un tipo superficiale, lei osservava tutto. Rientrammo insieme e tutti notarono che avevamo fatto pace. Disse, tanto per non smentirsi: "Adesso vuole bene a me, non a Sabrina. Gli ho chiesto se stanotte vuole dormire con me visto che sono sola nel letto." L'indomani le restai attaccato tutto il giorno, continuando a evitare Sabrina, davanti alla quale mi sentivo in imbarazzo. Mi fece assistere a ...