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Innocenza
Data: 12/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... un bacio." Volevo darle un bacio sulla guancia ma le nostre labbra si incontrarono e provai una sensazione di calore e di piacere. Avevo il volto in fiamme e il mio corpo aderiva al suo e a un certo punto si accorse di qualcosa che la pungeva nel ventre. Mi guardò stupita e si staccò da me. Ci rialzammo. "Ricorda che hai giurato" mi disse, senza però ridarmi la mano, anzi, tenendosi discosta da me. La mia infanzia era finita, per sempre, anche se ancora non lo sapevo. Trascorsi una notte agitata. Non potendo dormire mi alzai e presi aria alla finestra della mia camera. Sentivo gli zii ridere e scherzare nella loro, accanto alla mia, e immaginai cosa stessero facendo e provai fastidio e mi chiesi cosa avrebbe detto la zia se avesse visto la nipote e il marito. Tornai a letto e quando finalmente mi addormentai sognai di essere di nuovo fra le braccia di Sabrina, come qualche ora prima, ma nel sogno non era lei ma Catia che si scopriva i seni e mi allattava e io ero nudo ed eccitato e lei rideva e mi chiamava maialino ma nella stanza entrarono la madre e la zia e la rimproverarono dicendole di vergognarsi ma lei si difese dicendo che non c'era niente di male perché stava solo allattando il figlio. Mi svegliai in un bagno di sudore. Il giorno stesso lo zio stabilì di rimandarmi da mia madre che quel giorno rientrava dal suo viaggio. L'improvvisa decisione sorprese tutti, a cominciare dalla zia. Li sentii discutere. "Che ...
... fastidio ti da, poverino? Adesso che si è affezionato a Sabrina e Catia e si sta divertendo un po' e anch'io..." "Non è nostro figlio e ce lo siamo tenuti abbastanza sul groppone. E' ora che i genitori si prendano le loro responsabilità." Fu irremovibile. Sabrina gli aveva certamente detto tutto e io sapevo bene perché mi allontanava. Il pomeriggio caricò le mie poche cose sull'auto mentre tutti erano venuti a salutarmi. La zia e sua sorella mi riempirono di baci e di carezze, Catia mi abbracciò e mi sollevò da terra stringendomi e baciandomi e chiedendo come avrebbe fatto senza il suo fidanzato. Sabrina mi rivolse un rapido saluto, mi sfiorò una guancia con le labbra e si allontanò, senza aspettare la nostra partenza. Durante il viaggio lo zio non mi parlò quasi. Solo all'arrivo mi diede un colpo su un ginocchio e mi disse:" Comportati bene e acqua in bocca, non sei più un bambino." Meno di un anno dopo mio zio fu cacciato di casa dalla moglie che aveva scoperto la sua relazione con la nipote. Mia madre fu costernata e non sapeva spiegarsi come il fratello avesse potuto fare una cosa simile. "E quella finta santarellina, prima ha provato a soffiare il fidanzato alla sorella e poi è andata addirittura con il marito della zia! Che schifosa!" Il triste caso interruppe per sempre i rapporti tra le nostre famiglie. Il ricordo delle due sorelle e di quella sera sulla spiaggia solitaria mi accompagnò per tutti gli anni dell'adolescenza.