1. Iniziazione di un giovane soldato ateniese


    Data: 15/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales

    ... davanti all’altro e iniziò ad accarezzare lo scroto per salire sull’asta ma le labbra e la bocca presero ben presto il sopravvento e Aethalas rimase attonito mentre con lenta ma estrema bravura quel servo lo fece diventare gigantesco.
    
    “E’ pronto, ora sarai tu ad accoglierlo nel tuo intimo. Sarà un’esperienza molto lontana da quelle che hai finora vissuto ma sicuramente ti verrà richiesta anche dal comandante Oikoumenios e tu dovrai rispondere con slancio e gioia e quindi ti devi preparare. Oggi per te inizia una nuova vita e ti assicuro che quando avremo finito potrai essere fiero di te stesso e sarai in grado di accondiscendere qualunque tuo superiore nonché tuo padre, se lo desidererà.”
    
    Al ragazzo non era ancora chiaro esattamente cosa doveva fare ma lo immaginava anche se era fiducioso sapendo quanto fosse importante l’uomo che lo stava guidando e, ciecamente, si lasciò nelle sue mani.
    
    “Alzati e piegati in avanti. Tu, prendigli i polsi e trattienili senza mai lasciarli per alcuna ragione.”
    
    Preso infine un altro unguento lo spalmò sopra quello che già gli ungeva l’intero corpo anche se questa volta solo nella fessura tra i glutei, spingendo anche alcune dita all’interno ma trovando subito una forte resistenza dello sfintere che cerò di opporsi. Era molto scivoloso, ancor più dell’altro.
    
    “Devi lasciare che il tuo corpo non sia rigido, abbandona i tuoi muscoli alla loro volontà...” e, girandosi verso Abdelkabir: “appoggiati ma senza entrare. Fai solo sentire ...
    ... la tua presenza, la tua richiesta, fai capire la tua volontà di oltrepassare quello scoglio.”
    
    Eseguì, appoggiando la smisurata punta sulla minuscola apertura.
    
    “Lascia che si apra, che accolga la sua carne che sentirai fluire in te, preparati a diventare uomo e a compiacere al desiderio di tuo padre che mi ha chiesto di prepararti.”
    
    Fece solo un gesto, rimanendo con la mano sollevata, come per dirigere i suoi movimenti: “lentamente, molto lentamente” e il ragazzo cominciò ad esercitare forza. L’ano iniziò ad aprirsi e un pezzetto di punta cominciò ad allargarlo. Lo percepì distintamente ed istintivamente strinse ma, ricordando quanto gli aveva detto, provò a rilassare i muscoli anche se la tensione delle fibre delle gambe diceva che era tesissimo. Il glande avanzò ancora di qualche millimetro mentre un leggero lamento scappò al giovane. Ma, inesorabilmente la mano sollevata indicava al servo di avanzare e così continuò. Trovò resistenza e, insistendo, quando questa, per un istante si allentò, lo fece avanzare bruscamente. Il tutto fu nuovamente sottolineato da un altro lamento. Ma tutto continuò, con esasperante lentezza fin quando il bordo del glande non si appoggiò contro di lui. Faceva male ma doveva resistere. Doveva diventare uomo e se quella era una prova da superare doveva esserne capace. La mano gli indicò di fermarsi e poi, con uno sguardo di intesa, evidentemente per un qualcosa già concordato, dopo una breve pausa gli segnalò di entrare completamente in ...
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